«L’amministrazione comunale torni sui suoi passi e consenta alla sezione provinciale della federazione Tiro a segno di continuare a svolgere le proprie attività». E’ l’invito rivolto dal presidente regionale Mimmo Praticò, dai componenti della giunta e dai delegati provinciali del Coni al primo cittadino di Cosenza, Mario Occhiuto, in merito al contenzioso tra l’amministrazione della città bruzia e il Comitato del TSN di Cosenza. A quest’ultimo è stata infatti notificata dall’ente la richiesta di restituire il terreno dato in concessione e sul quale, fino ad oggi, hanno trovato posto il poligono di tiro e le annesse strutture.
Sul provvedimento che ha suscitato forte preoccupazione fra sportivi e appassionati di Cosenza, il Comitato regionale del Coni Calabria ha inviato una lettera al sindaco Occhiuto, cercando di sensibilizzarlo sull’argomento e andando oltre gli aspetti strettamente giuridici della vicenda. Un “caso” che rischia di penalizzare la «promozione di una pratica il cui prestigio è universalmente riconosciuto, in virtù delle sue antichissime origini che non a caso la vedono annoverata fra gli sport olimpici».
Nella missiva indirizzata a Palazzo dei Bruzi si legge che «l’intero movimento sportivo calabrese, rappresentato dal Comitato Olimpico regionale, non può ignorare la gravità delle conseguenze che ricadrebbero sulla sezione cosentina della Federazione Tiro a Segno, nell’eventualità che questa rimanesse priva di un’apposita area su cui svolgere il proprio lavoro». Conseguenze che avrebbero dei risvolti rilevanti non solo sul piano prettamente sportivo, ma anche su quello sociale. «E’ bene sottolineare infatti – evidenzia il Comitato regionale - che la realtà sportiva in questione mantiene lo status di ente pubblico, caso unico fra le federazioni sportive, proprio perché ad essa afferisce il delicato compito di coordinare le attività connesse alla certificazione del maneggio delle armi (per porto d'armi, licenza prefettizia delle guardie giurate, addestramento polizie locali), oltre che la stessa gestione delle aree demaniali e dei poligoni di tiro delle 300 sezioni locali del Tiro a Segno Nazionale. A ciò si aggiunge – prosegue la lettera – tutta la complessa attività di supporto rivolta alle forze di Polizia che proprio presso i poligoni di questa Federazione svolgono le normali esercitazioni. D’altra parte, a ulteriore riprova delle peculiarità che identificano il Tiro a Segno, basti pensare che le elezioni per il rinnovo degli organi direttivi, devono essere ratificate non solo dal CONI Nazionale, ma anche dal Ministero dell’Interno». Da parte sua, il presidente Praticò aggiunge che «l’esperienza in atto a Cosenza fa registrare da anni un’intensa partecipazione e un costante impegno che vede protagonisti, istruttori, tecnici, atleti, direttori di tiro e medici sportivi. Per non disperdere questo ingente patrimonio di risorse e competenze e con esse, tutti gli sforzi compiuti in questi anni per migliorare le strutture – conclude il presidente del Coni Calabria – riteniamo sia opportuno rinnovare l’invito al sindaco di Cosenza, a restituire l’area al Comitato TSN provinciale, rivedendo così i contenuti di un provvedimento che avrebbero come unico esito la cancellazione istantanea di un tassello importantissimo per la crescita di tutto il movimento sportivo calabrese».
Tutto pronto per la quindicesima edizione di “Bicincittà”. La manifestazione, organizzata dal Circolo del Tennis Crucitti e dal Comitato provinciale Uisp, è stata presentata in conferenza stampa presso il centro commerciale “Porto Bolaro”, partner dell’iniziativa.
L’evento, aperto a tutti, si svolgerà domenica 19 maggio in contemporanea in oltre 150 comuni italiani per una giornata all’insegna dello sport, della tutela dell’ambiente e della salute.
Per l’edizione 2013, infatti, l’evento vede la collaborazione dell’ “Adspem-Fidas” e dell’associazione “Differenziamoci differenziando”: sensibilizzare la popolazione attraverso una giornata di festa e allegria come Bicincittà.
La partenza è prevista alle ore 9.30 da piazza Duomo, successivamente, a metà percorso, verrà effettuato il classico momento di ristoro presso il parcheggio del palasport di Pentimele, infine la carovana di biciclette tornerà al punto di partenza per tagliare il traguardo.
A corollario della manifestazione, è previsto sabato 18 maggio “Baby in Bici”, un evento che coinvolgerà solo i più piccoli, i quali verranno accompagnati in percorsi ciclabili creati appositamente per loro all’interno di piazza Duomo.
«Quest’anno – ha affermato Demetrio Crucitti, presidente dell’omonimo circolo del tennis - riproponiamo un itinerario simile a quello dell’anno scorso, ovviamente con qualche accorgimento che sicuramente migliorerà la manifestazione. Spero che anche questa volta l’evento possa essere portatore di valori positivi per l’intera città».
«Bicincittà – ha dichiarato Pino Falduto, in rappresentanza del centro commerciale – è un’iniziativa che ormai fa parte della storia sportiva, culturale e sociale della città di Reggio Calabria, e noi di Porto Bolaro siamo lieti di poter dare il nostro contributo per la buona riuscita della manifestazione. Noi imprenditori dobbiamo spenderci in prima persona affinché iniziative importanti come questa aumentino durante tutto l’arco dell’anno».
Il Presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, durante il suo intervento, ha ringraziato il maestro Crucitti per il suo impegno costante nell’organizzare manifestazioni di tale caratura «utile per promuovere lo sport tra le nuove generazioni, ma anche a sensibilizzare i più grandi sull’importanza di temi delicati come la donazione del sangue e la salvaguardia dell’ambiente».
«Se – ha continuato Praticò - da quindici anni la Uisp conferma nella nostra città questa iniziativa, affidando a Demetrio Crucitti l’intera organizzazione, vuol dire che il lavoro svolto in questi anni è stato sempre apprezzato. Per tale motivo il Coni regionale ha il dovere, oltre che il piacere, di essere presente, riconoscendo la qualità dell’organizzazione, unita alla passione e all’amore per lo sport. Non bisogna mai dimenticare – ha poi concluso Praticò – la valenza sociale che lo sport intrinsecamente possiede e Bicincittà ne è un volano importante. Siamo convinti che riusciremo a dare un messaggio forte alla cittadinanza». Caterina Muscatello, presidente dell’ Adspem-Fidas, ha sottolineato che «lo sport si abbina perfettamente con il mondo del sociale perché, come nel nostro caso, i donatori di sangue sono persone sane, che possono portare avanti il messaggio ed i valori positivi dello sport. La donazione del sangue è un gesto di solidarietà, che significa dare qualcosa di noi stessi agli altri, invito tutti a provare questa meravigliosa esperienza». Luciano Praticò, in rappresentanza dell’associazione Differenziandoci differenziando, ha ringraziato il maestro Crucitti per «aver dato la possibilità di promuovere la raccolta differenziata all’interno di una delle manifestazioni sportive più importanti della città». L’ultimo intervento è toccato al presidente provinciale della Uisp, Pietro Barillà, che ha affermato: «Lo sport è salute, e fare sport vuol dire migliorare la qualità della vita. Per questa manifestazione Demetrio Crucitti da anni riscuote risultati, sia numerici che qualitativi, strepitosi. Bicincittà – ha concluso - non è solo una manifestazione sportiva, ma rappresenta un modo diverso di concepire la mobilità, in quanto la bici è un mezzo di trasporto economico, sostenibile e salutare».
Ufficio stampa C.R. Coni Calabria
Si è spento all’età di 90 anni il commendatore Demetrio Fortugno, una vera e propria istituzione della città di Reggio Calabria, che egli rappresentò ai massimi livelli anche nello sport, nel corso della sua carriera di guardalinee nella serie A di calcio. Da dirigente, tra l’altro, fu insignito della Stella d’argento al merito sportivo del CONI.
Nell’apprendere la notizia, il presidente del CONI Calabria, Mimmo Praticò, esprime il proprio «cordoglio e quello dell’intero mondo dello sport regionale per la morte di una personalità che tanto lustro ha dato alla nostra terra. Il commendatore Fortugno era un galantuomo, una persona perbene, di rara signorilità e di straordinari valori umani. Oltre che sui campi di calcio più prestigiosi d’Italia, ha dato tanto alla nostra comunità nella sua lunghissima e storica attività di direttore del Lido Comunale. Fu lui, tra l’altro, il promotore di una delle iniziative che hanno esaltato il rapporto tra la città e il mare: il tradizionale “Bagno di Capodanno” che solo un personaggio così poliedrico avrebbe potuto ideare. Mimì Fortugno era una delle espressioni più autentiche e pulite della “Reggio bella e gentile” di un tempo. Ci mancherà. Un pensiero affettuoso – conclude il presidente Praticò – rivolgo alla famiglia del commendatore, cui era sommamente legato».
Le esequie di Demetrio Fortugno saranno celebrate oggi, martedì 14 maggio 2013, alle ore 16.00, nella Chiesa del Santissimo Salvatore.
La decisione di rendere obbligatorio l’uso dei defibrillatori, assunta nelle scorse settimane dal governo, segna l’avvio di una nuova fase nell’ambito della tutela della salute degli sportivi. Un tema assai caro al presidente del CONI Calabria, Mimmo Praticò, che fin dal 2008 ha avviato in tutte le sedi un’azione di sensibilizzazione e informazione in questo senso, chiedendo sempre maggiori certezze a tutela della sicurezza di chi pratica l’attività agonistica e amatoriale.
Il nuovo obbligo riguarda tutte le società sportive, sia professionistiche che dilettantistiche (tranne quelle che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio) e prefigura di fatto, da qui ai prossimi 30 mesi - termine ridotto a 6 mesi per i professionisti -, l’avvio di un’importante rivoluzione nell’ambito della certificazione dell'attività sportiva non agonistica e amatoriale.
La dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita sono imposti dal recente decreto del Ministero della Salute delineato di concerto con il Ministero per lo Sport. La misura invocata da più parti (specie dopo la tragedia del calciatore del Livorno Piermario Morosini) ha trovato terreno fertile nel Comitato olimpico regionale, che da cinque anni, come detto, è attivo sul fronte della prevenzione dei rischi per la salute e della tutela sanitaria nello sport.
«Troppo spesso in questi anni – afferma il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò – abbiamo dovuto assistere impotenti al decesso improvviso di atleti, in molti casi anche giovanissimi, durante lo svolgimento di attività sportive. I dati che abbiamo registrato al riguardo indicano chiaramente nell’assenza di personale qualificato nelle strutture sportive e in una non adeguata strumentazione di primo soccorso, le principali cause di queste tragedie. Più in generale – prosegue Praticò – questo triste scenario si inserisce nella cornice di una scarsa attività di prevenzione che deve iniziare dai più piccoli. In tal senso accogliamo con grande favore la recente normativa in materia – sottolinea il presidente del Coni Calabria –. Questo provvedimento conferma quanto sia corretta la linea seguita dallo sport calabrese, sotto il profilo della promozione del benessere psicofisico che attraverso l’attività sportiva, una sana alimentazione e dei corretti stili di vita, costituisce un fattore imprescindibile di crescita sociale. La fase che si apre in virtù di queste nuove disposizioni impone a tutti i soggetti impegnati nel mondo dello sport, un rinnovato impegno nell’ottica di una drastica riduzione dei rischi per la salute dei nostri atleti. Il Coni Calabria – evidenzia Praticò –, così come ha fatto fino a oggi, continuerà ad assolvere al proprio ruolo svolgendo un compito di coordinamento tra tutti gli attori del mondo sportivo preposti alla salvaguardia della salute degli atleti. In questa direzione mi piace ricordare la disponibilità manifestata dall’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria ad acquistare un certo numero di defibrillatori da destinare al mondo dello sport. Un esempio che mi auguro venga presto seguito dalle altre amministrazioni pubbliche calabresi. Inoltre, sotto il profilo della formazione di personale abilitato a usare i defibrillatori, per i quali è richiesta una particolare idoneità, lavoreremo in sinergia con la Federazione dei Medici Sportivi che ha sempre dimostrato grande disponibilità umana e professionale. Siamo certi – conclude il presidente regionale del Coni – che questa importantissima sfida in cui è racchiuso il bene assoluto della vita, vedrà protagonisti tutti coloro che a vario titolo operano nel mondo dello sport».
L'annuncio della mancata iscrizione della Tonno Callipo Vibo Valentia al prossimo campionato di A1 di volley preoccupa il presidente del CONI Calabria. Appresa la decisione del commendatore Callipo di porre fine all'esperienza della sua società nella massima categoria professionistica, Mimmo Praticò interviene per rinnovare innanzitutto la stima che lo lega ad uno degli imprenditori calabresi più operosi e lungimiranti. Il massimo dirigente dello sport regionale ha avuto un cordiale colloquio telefonico con Callipo, a cui ha espresso la vicinanza del CONI, auspicando anche "un intervento da parte di possibili sponsor, anche istituzionali, che possano eventualmente imprimere una svolta alla vicenda e consentire alla dirigenza vibonese di assumere una decisione diversa".
"La situazione della squadra di pallavolo di Vibo - sostiene Praticò - deve indurci a riflettere. Innanzitutto, ritengo che ci troviamo di fronte a una sconfitta per l'intero mondo sportivo calabrese e non certo per il gruppo Callipo, che tanto ha dato nel corso di questi anni per far sì che la Calabria fosse rappresentata ai massimi livelli; e, in secondo luogo, voglio sottolineare il grande merito che va ascritto a un presidente che ha deciso, comunque, di non disperdere il patrimonio sportivo e sociale rappresentato dal suo club: così va interpretata la sua volontà di mantenere in vita il settore giovanile e la prima squadra in serie B2. Decisione che tante altre società non hanno voluto o, più spesso, potuto assumere a causa delle difficoltà finanziarie e strutturali".
Tutto questo induce il presidente del CONI Calabria a compiere una valutazione più ampia, a 360 gradi, e approfondita, in merito alla più generale condizione dello sport "nella nostra regione e nel Meridione d'Italia". Una valutazione che, per Mimmo Praticò, "è inevitabilmente intrisa di amarezza non solo e non tanto per quanto avviene nelle realtà professionistiche, ma anche e direi soprattutto a livello di sport giovanile e di base".
In particolare, afferma il massimo rappresentante del Comitato olimpico regionale, "sono tantissimi gli esempi di società sportive, un tempo anche floride e sicuramente prestigiose dal punto di vista agonistico, che hanno conosciuto una parabola drammaticamente negativa. Club che, sulle ali della passione, dell'entusiasmo, della generosità dei loro dirigenti, avevano portato la Calabria a eccellere, ottenendo straordinari risultati nel corso di campionati trionfali coronati da promozioni spesso anche di portata storica. Eppure, alle volte, quelle stesse squadre non hanno potuto neanche cominciarli, i campionati, dopo il salto di categoria,
per la mancanza di fondi o per l'assenza degli impianti, per l'inadeguatezza delle strutture esistenti o per i bilanci inevitabilmente in profondo rosso pur a fronte di gestioni virtuose e ammirevoli".