“Ancora una volta la nostra regione può essere orgogliosa dei propri sportivi che la rappresentano con onore nelle manifestazioni internazionali”. Esordisce così il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, per salutare l’oro ottenuto da Arianna Errigo, originaria di Condofuri, anche nella gara a squadre di fioretto ai Mondiali di scherma che si stanno svolgendo a Budapest. “Ce lo auguravamo vivamente ma non pensavamo di poter festeggiare, a pochissimi giorni di distanza dal suo splendido trionfo nella gara individuale di fioretto, un altro meritatissimo alloro della nostra giovane e talentuosa schermitrice che dimostra ancora una volta come la Calabria sia una terra ricchissima di talenti che continuano a darci lustro in eventi sportivi di portata internazionale. Questo 'bis' era forse atteso, dal momento che la scuola italiana di scherma é probabilmente la più importante a livello mondiale; ma non poteva assolutamente essere considerato scontato. Ogni grande vittoria merita di essere celebrata e fatta oggetto di pubblico elogio perché dietro ciascuna medaglia si celano sforzi, sacrifici, forza di volontà e talento”.
“La Errigo – prosegue il massimo esponente del Coni calabrese – è ormai diventata una piacevole conferma data la sua netta condizione di superiorità rispetto alle avversarie di turno, il che è frutto di un mix ideale di tutte le caratteristiche positive della calabresità ma anche e soprattutto della stoffa di una campionessa che si sta imponendo a livello planetario come la massima espressione di una disciplina nobile ed elegante come il fioretto. Siamo sicuri che la nostra valorosa atleta continuerà a rappresentarci degnamente nelle prossime sfide che affronterà in futuro e le inviamo i complimenti più sinceri da parte del Coni Calabria, del consiglio, della giunta e di tutti gli altri organismi che fanno parte del Comitato olimpico regionale”. “Come già abbiamo avuto modo di dichiarare – conclude il presidente Praticò - ribadiamo nuovamente il nostro accorato invito ad accoglierla nella nostra regione a breve, per manifestare tutta la nostra gioia e per tributarle tutto l’onore che è dovuto ad una campionessa del suo spessore".
Il presidente del Coni Calabria esulta per il trionfo della ragazza originaria di Condofuri: «Speriamo di accoglierla al più presto qui da noi»
«La Calabria sportiva può esultare grazie ad Arianna Errigo che, dopo i successi ottenuti alle Olimpiadi di Londra 2012, ha conquistato un altro grandissimo risultato, che porta la nostra regione a distinguersi ancora una volta a livello internazionale e a salire sul gradino più alto del podio iridato».
Il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, saluta così la vittoria del titolo mondiale da parte della fiorettista originaria di Condofuri, nel Reggino. Per il massimo rappresentante dello sport regionale, «Arianna, conseguendo anche questo alloro, ha coronato un lungo percorso di crescita e maturazione tecnica: dall’argento individuale a Parigi e ai Giochi di Londra, alle tre medaglie d’oro a squadra conquistati negli ultimi quattro anni, tra cui quello olimpico».
Oggi la Errigo «è diventata la punta di diamante di una Nazionale, quella di scherma, che sia in campo femminile, sia in quello maschile, è da sempre uno dei simboli dello sport italiano nel mondo. Una condizione di superiorità evidente che trova un punto di riferimento in questa ragazza che unisce tutte le caratteristiche positive della calabresità: la testardaggine, la determinazione, la caparbietà, la voglia di superare sempre i propri limiti le hanno consentito di arrivare sul tetto del mondo. La Calabria sportiva è orgogliosa di essere rappresentata da Arianna Errigo e certa che continuerà a onorare tutti i giorni la terra da cui proviene. Complimenti di cuore e in bocca al lupo per i suoi prossimi obiettivi a nome del Coni Calabria, della giunta, del consiglio e di tutti gli altri organismi che fanno parte del Comitato olimpico regionale. Il nostro grande desiderio – conclude il presidente Praticò – è di accoglierla nella nostra regione al più presto per festeggiare assieme le sue vittorie».
I due atleti sono stati accolti calorosamente nella sede del Comitato regionale e hanno ricevuto un riconoscimento dal presidente Praticò: “Grazie a loro, in alto il nome della nostra terra”
Il Coni Calabria premia i due giovani campioni che hanno dato lustro alla nostra regione. Antonino Barillà e Marco Laganà hanno ricevuto dalle mani del presidente Mimmo Praticò un riconoscimento per i grandi successi che hanno recentemente ottenuto a livello internazionale.
Il primo, che fa parte del gruppo sportivo Marina Militare, ha raggiunto il più alto gradino del podio alle recenti Universiadi svoltesi in Russia, a Kazan, nel tiro al volo, specialità double trap; Laganà, da capitano, ha condotto ad una storica ed esaltante vittoria la Nazionale italiana di basket nei campionati europei Under 20.
“è con grande orgoglio che tributiamo i dovuti onori a due giovani e valorosi atleti reggini che, con grande passione e nonostante le tantissime difficoltà avute in questi anni che li hanno costretti ad emigrare, sono riusciti a portare la Calabria sulle prime pagine dei giornali con le loro imprese sportive”, ha affermato il presidente del Coni regionale. “Antonino Barillà è ormai una piacevole conferma, visti gli importanti risultati raggiunti negli ultimi anni nelle competizioni internazionali; gli auguro – ha proseguito Praticò - che questa ennesima vittoria sia il viatico migliore per il conseguimento di altri importanti risultati, in vista dei prossimi campionati mondiali che si disputeranno in Perù e, soprattutto, delle Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro”.
Il massimo rappresentante dello sport calabrese, soffermandosi poi sulla figura di Marco Laganà, ha definito il giovane giocatore di basket “un predestinato, anche per la lunga e prestigiosa tradizione cestistica della sua famiglia. A Marco va riconosciuto il merito di aver ottenuto un risultato straordinario. Un traguardo ancora più prestigioso, come dimostra il fatto che, un po’ in tutti gli sport di squadra, le nostre rappresentative Nazionali all’estero spesso rendano meno di quanto sia il loro reale valore. O questo, almeno, è ciò che emerge dal confronto con le Nazionali giovanili di altri Paesi in cui, forse, ci sono ancora forti stimoli che derivano dalla condizione di minore agiatezza sociale. Insomma, hanno più 'fame' dei nostri”.
Barillà e Laganà sono apparsi molto emozionati. Hanno apprezzato la calorosa e sincera accoglienza del Coni calabrese e dell’intero mondo dello sport della nostra regione, che li ha visti crescere nel corso degli anni e ha gioito per i loro trionfi. “Desidero condividere questa vittoria con il Coni e con il suo presidente – ha sottolineato Barillà - che mi è sempre stato vicino nelle difficoltà e mi ha aiutato ad affrontare serenamente ogni competizione. Credo di non aver raggiunto solo un traguardo, ma di aver trovato un nuovo punto di partenza per altre importantissime sfide”.
Marco Laganà, da parte sua, ha ringraziato “Mimmo Praticò che – ha ricordato - è stato tra i primi a chiamarmi dopo la vittoria agli Europei. Oggi festeggiamo un titolo di prestigio come quello ottenuto con l’Italia, ma dobbiamo essere capaci di guardare avanti senza fare troppi voli pindarici. E’ necessario restare con i piedi per terra e lavorare per centrare obiettivi sempre più ambiziosi”.
Alla conferenza stampa era presente anche il delegato regionale della FITAV (Federazione Italiana Tiro al volo), Rocco Rugari, il quale, nel complimentarsi con i due atleti, ha espresso l’auspicio che “l’ambiente sportivo calabrese diventi più determinato nel sostenere i suoi atleti migliori che, spesso, sono costretti ad emigrare per poter ambire a risultati di rilievo. È necessario che ognuno di noi faccia qualcosa in più affinché queste vittorie non siano degli episodi isolati dal contesto generale”.
Il mondo dello sport calabrese tributa il proprio riconoscimento ai giovani campioni che hanno recentemente dato lustro alla nostra regione.
Dopo gli importanti risultati conquistati da Antonino Barillà e Marco Laganà, il CONI Calabria presieduto da Mimmo Praticò si accinge a premiare i due atleti, testimoniando loro pubblicamente stima e gratitudine per il grande contributo dato alla crescita dell'immagine della nostra terra.
La consegna dei riconoscimenti avverrà domani 6 agosto alle ore 11 presso i locali del Comitato Olimpico regionale siti in Via dei Correttori 12 a Reggio Calabria.
Barillà continua a mietere successi nella categoria Double Trap di Tiro a Volo, ultimo in ordine di tempo l’oro conquistato alla 27ª universiade estiva; mentre Laganà sì è appena laureato campione d’Europa con i suoi compagni dell’ Under 20 azzurra di Basket.
Gli organi d'informazione sono invitati a partecipare.
Attraverso un protocollo d’intesa il mondo dello sport calabrese e l’associazione donatori di sangue avviano una campagna di sensibilizzazione e informazione a sostegno dei pazienti emopatici
Un protocollo d’intesa fondato su un sistema di valori e principi comuni. Sono questi i contenuti essenziali di un documento che ha tra i suoi punti di forza la tutela del bene prezioso della vita. Artefici dell’iniziativa sono il Coni Calabria, rappresentato dal suo massimo esponente, Mimmo Praticò e l’Adspem–Fidas di Reggio Calabria, presieduto da Caterina Filippone Muscatello.
L’accordo fra i due enti segnerà l’avvio di azioni di cooperazione fra dirigenti e atleti volte a fornire una corretta informazione medico sanitaria e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del volontariato.
Previsti inoltre incontri e convegni di studio che contribuiscano alla diffusione della coscienza trasfusionale, la presenza di volontari Adspem-Fidas in iniziative di carattere sportivo e la creazione di uno sportello informativo all’interno della sede del Coni.
In apertura dell’incontro, il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, ha sottolineato che la mission dell’ente da lui rappresentato «non è solo quella di promuovere la cultura sportiva ma anche e soprattutto quella di svolgere attività sociali imperniate intorno al rispetto delle regole e del vivere civile. In questo senso possiamo ben dire che la donazione del sangue è una delle forme più alte di civiltà. Lo sport può essere un volano per la diffusione della cultura trasfusionale, perché rappresenta al meglio il concetto di gruppo e la stessa capacità di fare squadra. Il Coni e l’Adspem, attraverso la firma di questo protocollo, possono diventare una team in grado di vincere questa sfida per la vita. Sono sicuro – conclude Praticò – che questo binomio rafforzerà fra quanti operano nel mondo dello sport, la volontà di dare qualcosa agli altri e di spenderci per il prossimo; se tutti insieme lavoriamo in questo senso, molte vite saranno salvate ed il lavoro di associazioni come l’Adspem, che dedicano il loro tempo per gli altri, non sarà vanificato».
Il presidente dell’Adspem, Caterina Filippone Muscatello, ha posto l’attenzione sulla «necessità di dare visibilità ad eventi come quello odierno, al fine di sensibilizzare la società alla donazione del sangue. In questo senso ringrazio tutti i mezzi di comunicazione che svolgono ogni giorno questo delicato compito. Ci vuole una forte passione per portare avanti un’attività di volontariato come quella dell’Adspem – ha proseguito Muscatello - ma il nostro lavoro è facilitato dalla consapevolezza che donare il sangue può salvare tantissime vite umane. Il protocollo di oggi, ne sono certa, sarà un sicuro trampolino di lancio per l’aumento delle donazioni ed è anche un importante riconoscimento per il ruolo che la nostra associazione svolge quotidianamente all’interno della società».