Il presidente regionale del Coni rilancia l’impegno dello sport calabrese per la diffusione di corretti stili di vita: «Rinsaldiamo l’alleanza tra istituzioni, scuola e famiglia per far capire ai giovani l’importanza della pratica sportiva»
Secondo gli ultimi studi è emerso che tabagismo, alcolismo, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia e sovrappeso sono alla base di numerose patologie dalle conseguenze gravissime. Tutto ciò è facilmente evitabile seguendo semplici regole che rappresentano i cardini di un corretto stile di vita. Oltre ad eliminare dalla propria dieta tutto ciò che possa alterare una sana alimentazione e ad abolire fumo ed alcol per evitare determinate malattie, bisognerebbe praticare regolarmente dello sport.
«È un concetto – afferma il presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò - che portiamo avanti da tempo e che intendiamo ribadire adesso, anche alla luce della recente e apprezzabile tavola rotonda in materia di corretto stile di vita promossa dal consiglio dell'Ordine dei Medici di Reggio Calabria, presieduto da Pasquale Veneziano, e organizzata in collaborazione con l'Azienda sanitaria provinciale. Temi su cui il Coni Calabria è sempre disponibile a confrontarsi per la loro notevole rilevanza sociale. La pratica sportiva è fondamentale per un corretto stile di vita. Migliorare la nostra condizione di salute è facile e semplice. Lo sport in qualsiasi forma venga praticato, dal jogging al nuoto, previene l’insorgere di gravi patologie. Oggi purtroppo soprattutto fra i giovani, alcol e fumo, costituiscono ancora delle malsane abitudini che caratterizzano l’intero arco della giornata. Proprio per tutelare il segmento più importante della società – evidenzia Praticò – è assolutamente necessario rafforzare quello che deve essere un vero e proprio patto sinergico tra istituzioni, mondo dello sport, scuola e famiglia, per la creazione e diffusione di un piano comunicativo che spieghi ai più giovani quali siano le conseguenze del perdurare di tali condotte. Le nuove generazioni, bisogna amaramente constatarlo – prosegue il presidente del Coni – sembrano essere ancora troppo distanti dalla piena acquisizione di quei principi e valori, che sono alla base di una cultura quotidiana della pratica sportiva».
Né giova in tal senso, l’attuale congiuntura economica che vede le famiglie impegnate nell’eliminare il “superfluo” che, in alcuni casi, si rintraccia proprio nella retta mensile della scuola calcio oppure della palestra. «Senza dubbio - sottolinea Praticò – lo sport è una spesa che nel bilancio di un nucleo medio può incidere in maniera significativa, ma è un problema arginabile. Quando si parla di pratica sportiva infatti, si intende prima di tutto individuare quei percorsi che consentano di evitare i rischi legati alla sedentarietà. In tal senso è opportuno ricordare che esiste tutto un panorama di soluzioni alternative a cui si può agevolmente far ricorso, specie in un momento di crisi economica. Per esempio utilizzando meno l’autovettura e facendo lunghi percorsi a piedi, evitando di prendere l’ascensore e preferire quindi le scale e, adesso che la bella stagione lo consente, un soggetto può attivare il proprio sistema muscolare e cardiocircolatorio facendo delle semplici nuotate. Di esempi come questi se ne potrebbero fare tantissimi, ma il concetto è uno solo: evitare in tutti i modi la sedentarietà. E questo vale per tutti, giovani e meno giovani, poiché aiutare il nostro organismo a difendersi è un dovere di tutti. Il Coni moltiplicherà i propri sforzi per veicolare tale messaggio predisponendo quelle azioni che possano agevolare la pratica sportiva, specie tra le fasce sociali più in difficoltà, attraverso un ampio coinvolgimento degli enti di promozione sportiva e delle agenzie educative presenti sul territorio. La centralità delle tematiche legate alla diffusione di corretti stili di vita e ad una sana alimentazione - conclude Praticò – costituiranno il cuore pulsante dell’Expo 2015, l’evento internazionale che com’è noto sarà ospitato a Milano. Come ribadito in occasione della recente visita a Reggio Calabria del presidente del Coni, Giovanni Malagò, lo sport calabrese guarda anche a questo importantissimo appuntamento come traguardo per dare nuovo slancio alle iniziative e ai progetti da cui dovrà auspichiamo possa scaturire un aumento della pratica sportiva che coinvolga tutte le fasce d’età».
È tutto pronto per la sesta edizione del “Continent-Island 2013”. L’evento, organizzato dalla società Newkitezone di Agostino Martino con la collaborazione del Comitato Regionale della Federazione Italiana Vela ed il patrocinio del Coni Calabria, è stato presentato questa mattina in conferenza presso il salone della Provincia di Reggio Calabria, partner dell’iniziativa.
La traversata dello Stretto, come nelle passate edizioni, si terrà sul Lungomare di Reggio Calabria, nella zona compresa tra il Lido Comunale ed il monumento a Vittorio Emanuele, dal 4 all’8 luglio. La manifestazione, come ricorda Agostino Martino, “consiste nell’attraversare lo Stretto utilizzando l’energia naturale del vento con Kite o Windsurf. A vincere sarà l’atleta che per primo completerà il percorso, che si sviluppa dal Lungomare di Reggio Calabria a Tremestieri(ME) e ritorno”. “Quest’anno - prosegue Martino - la gara sarà arricchita da una presenza particolare, in quanto gareggerà un ragazzo di soli 13 anni, a dimostrazione che questi sport, poco tempo fa definiti estremi, oggi devono essere considerati solo come sport d’azione, praticabili da chiunque abbia la voglia di provare.” Sono previste inoltre diverse attività collaterali alla manifestazione, sia in acqua che sulla spiaggia: training di ambientamento, camp freestyle con PRO, video e photoshooting, contest fotografici, gare di hangtime, staffetta e match races a squadre, attività di fitness, zumba, balli caraibici, aerobica e yoga. Ha voluto fortemente essere presente anche Francesco Cannizzaro, consigliere provinciale di Reggio Calabria, che è stato tra i promotori dell’iniziativa. “Credo che eventi come il Continent-Island 2013 - afferma Cannizzaro - debbano ricevere il supporto che meritano dalle Istituzioni e, la Provincia di Reggio Calabria, dopo aver riconosciuto la dimensione internazionale dell’evento, non si è tirata indietro offrendo un contributo concreto per la manifestazione”. “È da sottolineare come questo evento - conclude Cannizzaro - permette di far conoscere il nostro stupendo territorio a diverse persone e questo rappresenta un aspetto importante, che la Provincia di Reggio Calabria non ha mai sottovalutato”. Anche il presidente della FIV Calabria Fabio Colella è intervenuto durante la conferenza stampa, sottolineando come “la FIV porta a Reggio Calabria moltissimi eventi nazionali ed internazionali e che, da ormai molto tempo, lega in modo armonico lo sport al turismo, convinta che sia una fortuna essere nati in questo Stretto, con un panorama, un vento e delle correnti uniche in Italia, che devono essere sfruttate nel migliore dei modi”.
Anche Giovanni Arruzzolo, Assessore al Lavoro e alla Formazione della Provincia di Reggio Calabria, ha condiviso le parole del presidente Colella affermando che “la Provincia ha l’obbligo morale di stare accanto ad iniziative come queste, perché possediamo un territorio invidiato da tutti, ma che ancora non riusciamo ad utilizzare in tutte le sue peculiarità, come ad esempio lo Stretto di Messina”.
Il presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, durante il suo intervento, ha ringraziato la Provincia per “aver dimostrato ancora una volta la sensibilità dell’Ente e la sua vicinanza allo sport, soprattutto in un periodo in cui, in seguito alle note ristrettezze economiche, ricevere un contributo pubblico è diventato un miraggio” ed il presidente Colella per “l’ottimo lavoro che ormai da anni svolge in Calabria ed anche nelle scuole del territorio”. “Credo che questo evento - ha continuato il Presidente - ormai si può definire storico, in quanto è giunto alla sua sesta edizione, rafforzandosi con il passare degli anni. Il Coni è ben lieto di concedere il suo patrocinio, come fa solitamente con tutti gli eventi seri ed organizzati da persone appassionate com’è sicuramente Agostino Martino”. Successivamente il presidente Praticò ha voluto soffermarsi su un aspetto critico e purtroppo d’attualità nella nostra città. Rivolgendosi ad Agostino Martino e a Fabio Colella, Praticò ha ricordato loro la “grande fortuna che hanno a non avere problemi di impiantistica, in quanto provvisti di un campo di gara immenso come il mare”, prendendo spunto da questo passaggio per affermare come “in questo momento storico Reggio Calabria attraversa una fase davvero critica relativa agli impianti sportivi, che non sono a norma e che compromettono l’attività sportiva di molte società reggine”. “Il Coni - conclude Praticò - sta cercando insieme ad altre Istituzioni di migliorare la situazione esistente, in modo da garantire l’attività sportiva a tutte le società di Reggio Calabria”.
A distanza di pochi giorni Roma cede il posto a Birmingham quale teatro delle vittorie dell’atleta diversamente abile che segna un nuovo record italiano. Nella categoria T43, la reggina taglia il traguardo dei 100 metri a 14’’66. Enorme la soddisfazione del mondo Coni che vede in lei un esempio da imitare e su cui investire.
«L’atleta Giusy Versace non finisce mai di sorprenderci. La forza di questa ragazza reggina incanta tutto il mondo dello sport. La caparbietà con cui affronta le sfide agonistiche, e della vita, deve essere di esempio per tutti».
Queste le parole di soddisfazione pronunciate dal presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò in merito ai recenti successi dell’atleta calabrese.
«Giusy, che recentemente abbiamo anche insignito del San Giorgio d’Oro nella qualità di cittadina reggina che tanto lustro ha dato all’intera nostra comunità, è una sportiva che ha dimostrato sul campo di essere indiscutibilmente la numero uno. I suoi risultati – sostiene Praticò – sono il frutto dell’impegno, della volontà, del coraggio e della immensa forza d’animo di una donna che si sottopone a lunghi allenamenti. I titoli italiani e i record conquistati nella categoria T43, ottenuti nei recenti campionati italiani paralimpici, al Golden Gala di Roma e pochi giorni fa al meeting di Birmingham, sono solo gli ultimi di una lunga serie. Il Coni regionale è orgoglioso che una campionessa di tale spessore dia lustro alla Calabria e la rappresenti in maniera esemplare».
Ad avviso di Mimmo Praticò, «lo sport paralimpico è una realtà in forte crescita sul territorio nazionale che necessita di strutture e attenzioni maggiori. Non si può e non si deve trascurare questa branca agonistica importantissima, anche a livello sociale. Le istituzioni devono mostrare maggiore sensibilità, laddove essa manchi, e spendersi al massimo affinché si attuino investimenti economici e umani per realizzare strutture idonee a far praticare tutte le discipline sportive ai diversamente abili. In una terra difficile come la nostra, dove il problema degli impianti è evidente per qualsiasi forma di sport, l’asticella degli ostacoli si alza ancor di più che per il resto del Paese, ma il Coni per quanto possibile darà il suo contributo».
Giusy Versace gareggia ormai dal 2010, anno in cui vinse la sua prima medaglia a Siderno, per poi divenire protagonista a livello europeo. L’atleta reggina adesso dovrà affrontare i Campionati del Mondo di Lione a fine luglio e confrontarsi con le atlete a livello planetario, una sfida sicuramente ardua ma alla sua portata.
«Io – ha continuato il presidente Praticò – nelle occasioni in cui ho incontrato la Versace mi sono sempre sorpreso della grinta e della voglia di fare che leggevo nei suoi occhi. Una ragazza che è riuscita ad affrontare nel migliore dei modi il grande dolore riservatole dal destino, ma che soprattutto ha avuto la forza di crearsi un nuovo percorso di vita. Cosa comune a pochi. Oggi Giusy Versace è un’atleta vincente, determinata, presente in ogni competizione nazionale e internazionale della sua categoria, e mese dopo mese cresce, sotto il profilo agonistico, a vista d’occhio. I suoi recenti risultati, le medaglie conquistate e i record raggiunti testimoniano che Giusy si sta impegnando fortemente per tagliare traguardi sempre più alti. Il Coni Calabria – ha concluso Praticò – starà sempre al suo fianco nei diversi appuntamenti che la attendono, non solo perché è una sportiva calabrese ma anche perché è un esempio per quanti gettano la spugna al primo ostacolo o per quanti rinnegano un sogno perché appare troppo difficile da raggiungere. Nella vita come nello sport, tutto è possibile e Giusy Versace ne è un esempio eccezionale».
La vicenda della sede Coni di Cosenza, i cui locali dovranno essere liberati dall'ente sportivo per essere restituiti al Comune bruzio, ha fortemente colpito l'opinione pubblica non solo in città ma anche nel resto della regione. Quella struttura, che ospita gli uffici del locale Comitato e diversi altri servizi tra cui un museo tematico, secondo l'amministrazione comunale dovrà essere adibita ad altre finalità.
"Sono fortemente preoccupato per gli sviluppi di questa vicenda - commenta il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò - perché privare le numerose e significative realtà di Cosenza e provincia di un punto di riferimento così importante, significa infliggere un colpo pesantissimo a tutto il movimento sportivo locale e regionale". Il massimo rappresentante del Comitato calabrese si è confrontato sul tema con il delegato provinciale Coni di Cosenza, Pino Abate, per avere un quadro più approfondito della vicenda e per individuare eventuali soluzioni ad una criticità che si sta configurando come una vera e propria emergenza. "Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità e ci attiveremo tempestivamente con l'amministrazione comunale per percorrere le strade necessarie, anche sotto il profilo politico, per uscire da questa situazione. In questo senso, sono certo che l’auspicato e positivo esito della vicenda sarà agevolato dall'impegno fattivo e proficuo di Pino Abate e di Vincenzo Perri, vicepresidente vicario del Coni calabrese, nonché dei dirigenti delle federazioni sportive, delle discipline associate, degli enti di promozione e delle associazioni benemerite, che tanto hanno fatto e stanno facendo per lo sport cosentino ".
Praticò ricorda come "la riorganizzazione della struttura periferica del mondo dello Sport, con l'abolizione dei Comitati provinciali, non ha assolutamente scalfito l'importanza, la centralità e il nucleo essenziale di funzioni che il Coni continua a svolgere sui territori. Anzi, al di là della razionalizzazione degli aspetti burocratici, il Coni dovrà essere sempre più proiettato verso un radicamento locale. La conferma arriva dal fatto che, chiusi i Comitati provinciali, saranno comunque attivati a breve i Coni Point, che fungeranno da punti di riferimento per le federazioni, per le discipline associate, per gli enti di promozione sportiva, per le associazioni benemerite e per le società. Ecco perché - aggiunge il presidente del Coni Calabria - l'amministrazione bruzia potrebbe e, a mio sommesso modo di vedere, dovrebbe rivedere una decisione che altrimenti rischia di essere fortemente penalizzante per il mondo dello sport".
Mimmo Praticò nutre la speranza che "l'ente locale proprietario dell'immobile comprenderà l'importanza di mantenere intatta la sede del Coni Cosenza, anche in ossequio alla grande tradizione di una città che ha contribuito a scrivere pagine gloriose dello sport calabrese e che dovrà tornare a recitare un ruolo di primo piano a livello nazionale. Se le istituzioni per prime non credono nello sport, come possiamo sperare che tornino le grandi esperienze del passato che hanno contribuito a far salire Cosenza agli onori delle cronache nazionali? Ma soprattutto - conclude il presidente Praticò - il Coni Cosenza deve continuare a svolgere la sua fondamentale funzione sociale: quella di rappresentare un presidio di legalità e di rispetto delle regole, un'agenzia educativa essenziale per consentire ai più giovani di accostarsi allo sport non solo per ciò che esso rappresenta dal punto di vista agonistico, ma anche e soprattutto per la sua capacità di formare cittadini migliori. Sono certo che chi guida la città di Cosenza certamente non vuole privare la sua comunità di questo preziosissimo patrimonio".
«Esiste un dato allarmante che deve far riflettere tutti». Con queste parole il presidente del Coni Mimmo Praticò pone sotto i riflettori la piaga sociale dell’alcolismo giovanile che purtroppo cresce in maniera esponenziale. «I giovani ritrovano nell’alcol un momentaneo stato di ebbrezza che li esclude temporaneamente dai problemi personali e dalla situazione di disagio generale che questa generazione vive. La società moderna – dice il Presidente - non è in grado di dare le risposte che i giovani, sbagliando, ricercano attraverso alternative e nocive strade. Ultime analisi statistiche evidenziano che la fascia di età più a rischio per l'abuso di alcolici è quella che va dai 12 ai 17 anni, ovvero il momento maggiormente critico della crescita, in cui le ragazze e i ragazzi iniziano ad interrogarsi sul proprio posto nel mondo. È in questa fase che la società deve fornire punti di riferimento agli adolescenti, facilitando la risposta alle molte domande che si pongono. Lo sport in particolare è il terreno fertile affinché essi possano crescere e trasformarsi in adulti nel rispetto delle regole e mantenendo saldi, davanti ai propri occhi, i valori che lo sport riesce a trasmettere».
Leggendo le notizie degli ultimi mesi, si nota che le nuove generazioni hanno una visione distorta della realtà; i motivi di questo distacco sono rintracciabili in una moltitudine di fattori: scarso dialogo in famiglia, pochi momenti di aggregazione sociale, rapporto asettico con l’istituzione scolastica e incremento delle nuove tecnologie che paradossalmente isolano i ragazzi.
«Credo – continua Praticò – che il Coni, anche nelle sue articolazioni territoriali, abbia l’obbligo morale di fare qualcosa. Dobbiamo veicolare il messaggio che lo sport non è solo attività fisica ma anche, e io direi soprattutto, momento di condivisione. I ragazzi e le ragazze devono capire che impegnare alcune ore del loro pomeriggio inseguendo un pallone, in palestra, in acqua o in sella a un cavallo – solo per fare alcuni esempi – è tempo impiegato bene, è tempo speso nel migliore dei modi. I risultati ricadranno non solo sulla loro salute fisica ma anche sul loro benessere mentale. Ecco, dobbiamo far capire questo ai giovani. Un concetto che non deve essere sponsorizzato solo dal Coni, ma portato avanti anche dalle scuole, dalle famiglie, dalle istituzioni con gli assessorati competenti e anche da tutti i soggetti sociali che operano con i giovani. Penso ad esempio alle associazioni cattoliche o ai gruppi teatrali. Lo sport deve accogliere i giovani, deve farli sentire protetti e al contempo donare loro quelle gioie che ricercano in altro; può allontanarli non solo dall’abuso di alcol, ma anche da altri pericoli molto gravi come l’uso di sostanze stupefacenti».
Ad avviso di Mimmo Praticò, «il passo primario che ognuno di noi può fare è quello di parlare con i più giovani e capire da dove derivi il disagio che li spinge a bere eccessivamente. Successivamente noi adulti dobbiamo far capire quali sono i danni gravissimi che l’alcol e le droghe provocano, anche perché la stragrande maggioranza non ne conosce assolutamente le conseguenze. Nonostante i divieti normativi che riguardano la vendita degli alcolici, i ricoveri in ospedale per elevati tassi alcolemici sono numerosissimi. Prevenire – conclude il presidente del Coni Calabria – resta l’arma vincente».