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News
09 Dicembre 2012

Presentati al CEDIR i risultati del progetto P.I.P.P.I. a Reggio Calabria

Nella Sala Versace del Cedir di Reggio Calabria il Settore Politiche Sociali del Comune ha organizzato, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con il Dipartimento dell'Educazione dell'Università di Padova, il Convegno "Progetto PIPPI a Reggio Calabria". In questa occasione, sono stati riportati i risultati ottenuti con la realizzazione del Programma di Intervento Per la Prevenzione dell'Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.), un nuovo strumento che ha creato un orizzonte centrato sulle possibilità di cambiamento della persona umana, sull'importanza delle reti sociali, dei legami affettivi, delle possibilità apprendimento e recupero anche nelle situazioni di rischio e di estrema vulnerabilità. Erano presenti Carmela Stracuzza, dirigente U.O. Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria, Adriana Ciampa, dirigente per le Politiche dell'infanzia e dell'adolescenza e coordinatore nazionale del progetto, Paola Milani, responsabile scientifico del progetto, Marco Ius, tutor del gruppo scientifico dell'Università di Padova e Mimmo Praticò, presidente del Coni Calabria. La sfida che la nostra città ha inteso intraprendere è stata quella del sostegno alla famiglia d'origine, intendendo con questa sia i bambini che i genitori. Pippi è una figura metaforica delle potenzialità dei bambini e delle loro capacità di resilienza, intesa come un percorso sempre possibile, che nasce anche dalla capacità di noi adulti di vedere "il lato dritto delle cose storte", proprio quello che usa Pippi non rappresentando la propria realtà esistenziale come quella di una povera orfana, ma come quella di una bambina fortunata e soddisfatta. Ha aperto l'incontro proprio la dirigente Carmela Stracuzza, visibilmente soddisfatta dei risultati del progetto. "Attraverso il programma P.I.P.P.I. - afferma la Stracuzza - abbiamo portato un aiuto concreto ad alcune famiglie reggine. Ritengo questo progetto un sogno coraggioso, e credo che attraverso la forza delle idee e la collaborazione tra diversi attori sociali, si possano raggiungere risultati eccezionali superando anche gli ostacoli più grandi".
Successivamente la coordinatrice del progetto, Adriana Ciampa, ha illustrato i tratti principali di P.I.P.P.I. nella promozione della tutela del minore a livello nazionale. "Questo progetto - afferma Adriana Ciampa - si colloca all'interno della deistituzionalizzazione dei minori, ed oltre a Reggio Calabria sono state scelte altre nove città(Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Venezia), in cui sono stati individuati sette nuclei familiari per ogni città riservataria, con figli da 0 a 6 anni, o, in seconda battuta, da 7 a 11 anni, comunque a rischio di allontanamento". La parola è poi passata Paola Milani, responsabile scientifico nazionale del progetto. "E' la prima volta nella storia delle politiche sociali del nostro Paese - afferma la Milani - che dieci grandi città, in condizioni di grande eterogeneità nell'offerta locale dei servizi e di notevole differenza nei bisogni, abbiano aderito ad uno stesso programma sperimentale, mettendosi in gioco e destinando risorse ad un obiettivo comune: quello di sperimentare con le famiglie a rischio psico-sociale, un metodo di lavoro che potesse, in un secondo momento, diventare stabile e integrato nelle prassi dei servizi socio-sanitari ed educativi loro e dell'intero Paese". Il presidente Praticò, invece, si è soffermato sui valori insiti nella pratica sportiva, offrendo la disponibilità del Comitato Regionale del Coni Calabria, a collaborare in iniziative di grande valore sociale come questa. "Credo che il problema principali dei giovani d'oggi - afferma Praticò - stia nella loro crescita, che in molti casi non è accompagnata nel modo corretto. Oggi i bambini crescono spesso da soli, per i molteplici impegni dei genitori, ma la pratica sportiva potrebbe di certo aiutarli sotto diversi punti di vista, come ad esempio il socializzare maggiormente con i loro coetanei, evitando quello che, a mio avviso, è uno dei maggiori rischi per i giovani: l'asocialità." "La mia idea - conclude Praticò - sarebbe quella di riportare, attraverso l'utilizzo di impianti sportivi mobili, lo sport nelle piazze, come accadeva negli anni passati, in modo da poter avvicinare e coinvolgere i bambini in giochi sportivi divertenti."

News
29 Novembre 2012

Il Coni Calabria premia l’atleta reggino Antonino Barillà

Si è svolta nel salone della sede regionale del Coni Calabria la cerimonia di premiazione del giovane campione reggino Antonino Barillà, del gruppo sportivo della Marina Militare. L'atleta, appartenente alla Federazione Italiana Tiro a Volo e specializzato nella disciplina Double Trap, si distingue da anni per i numerosi ed importanti piazzamenti in gare nazionali ed internazionali, e risale a pochi mesi fa la sua ultima importante affermazione in Russia, dove nella città di Kazan ha conseguito il titolo mondiale universitario. A premiare Barillà è stato il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, nel corso di un appuntamento caratterizzato da sobrietà ma anche da forte partecipazione emotiva e orgogliosa identificazione con il campione nato e cresciuto nella nostra terra. Alla premiazione hanno partecipato anche il vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, Alessandro Nicolò; il tenente Prato della Marina Militare, in rappresentanza del Direttore marittimo della Calabria, Capitano di Vascello Martinez; il presidente della FITAV Calabria Antonio Carone e il presidente del Comitato provinciale del Coni di Reggio Calabria Giovanni Filocamo. Presenti numerosi presidenti di federazione e dirigenti sportivi di primissimo piano, oltre al coordinatore didattico-scientifico della Scuola Regionale dello Sport Mimmo Albino. "Le vittorie di Antonino Barillà ci riempiono di orgoglio e di soddisfazione, come cittadini calabresi e come rappresentanti del mondo dello sport. Questi successi sono la testimonianza che quando i giovani calabresi mettono impegno, passione, dedizione e soprattutto il cuore, possono raggiungere i migliori risultati", ha spiegato il presidente Praticò. "Credo che Antonino Barillà - ha aggiunto - debba essere un punto di riferimento per tutti i giovani, ed è la dimostrazione che anche i dirigenti sportivi calabresi, quando puntano in maniera convinta sull'attività giovanile, riescono a raggiungere grandi traguardi, nonostante le difficoltà dell'ambiente circostante. Ci auguriamo che i successi di Barillà siano forieri di nuovi allori e nuove gratificazioni per tutto lo sport calabrese anche nel prossimo quadriennio, in cui ci prefiggiamo l'obiettivo di dare continuità al duro ma proficuo lavoro condotto fino a oggi".
Anche il presidente della FITAV Calabria, Antonio Carone, si è congratulato con il suo atleta, augurandogli di poter partecipare alle prossime Olimpiadi a Rio de Janeiro. Successivamente l'On. Nicolò ha voluto portare il suo messaggio ai presenti: " Ritengo che questo giovane calabrese sia un sano portatore di messaggi positivi, una persona credibile, che ha inseguito i suoi sogni ed ha lavorato duramente per raggiungerli". "Ormai è risaputo - conclude Nicolò - che le Istituzioni politiche non possono più contribuire economicamente come una volta, ma da parte nostra c'è massima disponibilità nel venire incontro attraverso un'offerta concreta di servizi, che permettano allo sport calabrese di migliorarsi in ogni settore". E' stata poi la volta del campione Antonio Barillà, reduce dall'importante successo ottenuto in Russia. "Sono davvero emozionato - ha affermato Barillà - e ringrazio davvero per la calorosa accoglienza che mi avete riservato, in particolare il presidente Praticò ed il presidente Carone. Voglio però ringraziare sentitamente la mia famiglia, senza la quale non avrei mai raggiunto questi risultati, e la Marina Militare, che mi ha permesso di allenarmi con costanza per raggiungere questi livelli".

News
24 Novembre 2012

Telereggio Calabria sospende momentaneamente l’attività

Si apprende con sgomento che a causa di un grosso incendio, la città reggina rimane orfana di uno dei principali canali d'informazione presenti sul territorio, una televisione che da più di trent'anni lavora al servizio dei cittadini. L'incendio, provocato da due furgoni appartenenti alla ditta che si occupa dei lavori di ristrutturazione della sede del Banco di Napoli a Reggio Calabria, si è velocemente propagato nel resto del palazzo, in cui ha sede anche Telereggio Calabria. I rilievi effettuati successivamente hanno evidenziato l'attuale inagibilità del palazzo, a causa di ingenti danni alle strutture portanti. Come se non bastasse, le forti temperature causate dall'incendio hanno distrutto l'impianto elettrico ed il cablaggio di Telereggio, ed anche il fumo velocemente propagatosi in tutta la struttura, ha fatto i suoi danni, essendo stato aspirato dalle ventole interne alle apparecchiature elettroniche, compromettendole così irrimediabilmente. Per questi motivi l'emittente è stata costretta a sospendere temporaneamente le sue attività, privando così la nostra città di uno storico ed importante canale d'informazione, punto di riferimento per tutti i cittadini di Reggio Calabria. Il Coni calabrese, con in testa il suo presidente Mimmo Praticò, è solidale con Telereggio, augurandogli di poter presto riprendere la sua attività, ritenuta indispensabile per la comunità reggina. "La notizia appresa - afferma Praticò - mi rammarica notevolmente, ed è chiaro che una perdita così importante rappresenta un duro colpo all'informazione reggina. Da tantissimi anni ormai, Telereggio è entrata nelle case dei reggini, lavorando sempre con professionalità e competenza". "Una televisione certamente storica - prosegue Praticò - ma che nello stesso tempo non ha mai rinunciato all'innovazione, riuscendo sempre a fornire un servizio di qualità alla popolazione, nonostante le difficoltà che circondano il nostro ambiente". "Da presidente del Coni regionale - conclude Praticò - non posso esimermi dal constatare, che questa perdita, va a danneggiare anche lo sport reggino, al quale l'emittente concede da sempre grande spazio, con numerosi servizi giornalieri ed apposite rubriche settimanali molto seguite. Mi auguro che si possa presto trovare una soluzione, per permettere all'emittente televisiva di continuare a svolgere il suo prezioso lavoro all'interno della nostra città.

News
07 Novembre 2012

Prende forma l’alleanza tra i diabetologi calabresi ed il CONI Regionale

Si è svolta questa mattina presso la Sala "Giuditta Levato" di Palazzo Campanella (sede del Consiglio Regionale) la conferenza stampa di presentazione della lotta al diabete in Calabria. In vista della Giornata Mondiale del Diabete (14 novembre), le Società della diabetologia calabrese hanno deciso di affiancarsi al Coni, che da anni opera per sensibilizzare la popolazione su queste delicate tematiche, per realizzare una sinergia di assoluto ed inedito valore.
Erano presenti alla conferenza, coordinata dal dr Domenico Mannino, Primario dell'UOC Endocrinologia e Diabete dell'ospedale Riuniti di Reggio Calabria, il presidente del Consiglio Regionale della Calabria Francesco Talarico, il presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, il Consigliere Regionale Salvatore Pacenza, ed i rappresentanti delle società scientifiche.
La sedentarietà, rappresenta uno dei maggiori mali del nostro paese, in quanto aumenta sensibilmente il rischio di essere colpiti da malattie cardiovascolari, metaboliche e tumorali. Per prevenire molte di queste patologie però, basterebbe muoversi di più, ed è questo l'obiettivo comune del CONI e della diabetologia calabrese, che, nell'occasione, hanno illustrato diverse iniziative volte all'informazione di quanto l'attività motoria e sportiva sia un valido supporto alla prevenzione del diabete di tipo 2 e delle altre malattie metaboliche nonché di educare ad un sano stile di vita. "Il diabete rappresenta una delle piaghe principali dei nostri giorni, ed in Italia la Calabria è tra le regioni con il più alto tasso di mortalità per diabete" ha affermato Mannino all'apertura della conferenza. "Ritengo molto importante – prosegue Mannino – il sistema di assistenza diabetologica, che nella nostra regione viene portato avanti con grande qualità, nonostante le ristrettezze economiche a cui siamo soggetti. Il presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Francesco Talarico, ha salutato i presenti, mostrandosi estremamente coinvolto dai temi trattati. "Oggi – afferma Talarico – tocchiamo una tematica davvero importante, e sono convinto che c'è bisogno di una forte campagna di prevenzione, nella quale le istituzioni devono avere un ruolo importante per informare e sensibilizzare soprattutto i giovani verso queste problematiche". "Vorrei ringraziare in particolare – conclude Talarico – il presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, che si batte ormai da anni per far capire a tutti gli enormi vantaggi che offre la pratica sportiva, e che svolge un lavoro encomiabile per diffondere i valori dello sport in tutta la regione". Il presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, nel suo intervento si è soffermato sull'importanza che nasce da questa sinergia tra i presidi di diabetologia, il CONI e l'Ente Regione e di quanto l'azione da essi promossa sia propedeutica per la buona salute della popolazione calabrese. "Il Coni Calabria – afferma Praticò – è orgoglioso di affiancare i diabetologi calabresi nella lotta a questa patologia che purtroppo è in notevole aumento in Italia ed in Europa. Grazie alla pratica sportiva però, si può attuare una prevenzione che non solo porta benessere fisico alle persone, ma che permette anche, se ben programmata, un risparmio importante per la spesa sanitaria". "Alla luce di queste convinzioni – prosegue in presidente – il Coni si occupa da sempre della pratica sportiva, preoccupandosi di fornire gli strumenti necessari alla promozione della stessa, avendo tra l'altro come obiettivo primario, lo star bene delle persone che praticano sport. Quando il dr Mannino ci ha messo a conoscenza dell'iniziativa, abbiamo subito dato il nostro appoggio, convinti della rilevanza degli argomenti trattati, e ben consapevoli dell'importanza che l'attività fisica può avere, come strumento di prevenzione per queste patologie". "Seguendo le direttive dettate dal Coni Nazionale, il Coni Calabria sviluppa sul territorio calabrese insieme alla Scuola e alle Federazioni Sportive, i progetti : Sport per tutti, Alfabetizzazione Motoria e Giochi della Gioventù. La Scuola dello Sport del Coni Calabria, che cura la formazione di vari profili sul territorio, sensibile alla tematica dell'anno europeo dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni, ha in calendario la realizzazione di un corso per istruttori attività motoria per la 3^ età". "Mi auguro – conclude Praticò – che nel prossimo quadriennio la collaborazione tra Coni Calabria e Regione Calabria possa intensificarsi, e credo, senza la presunzione di sostituirci alle istituzioni politiche, che il Coni sia pronto ad essere l'esecutore delle direttive regionali in materia di sport". Anche il Consigliere Regionale Salvatore Pacenza è intervenuto sui temi odierni, affermando che "nell'ambito sanitario calabrese, i diabetologi hanno compiuto uno sforzo importante per portare avanti il loro lavoro in maniera encomiabile, nonostante i tagli alla sanità". "Sono convinto – ha detto Pacenza – che attraverso questo gioco di squadra, riusciremo a contrastare questa patologia, che ad oggi, è uno dei peggiori mali del nostro Paese". "Intendiamo – conclude Pacenza – aumentare la qualità del servizio diabetologico agli utenti calabresi, e per questo abbiamo creato un'apposita legge, che non ha ancora completato il suo iter legislativo ma che ci permetterà di migliorare l'attuale situazione della nostra regione".

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31 Ottobre 2012

Riformiamo lo sport attraverso una nuova Scuola di Pensiero

Il Comitato Regionale del Coni Calabria e le Associazioni ecclesiali di ispirazione cristiana insieme per uno sport pulito

Presso la sala Monsignor Giovanni Ferro della Curia metropolitana di Reggio Calabria, si è dato inizio ai lavori della Scuola di Pensiero "Uno sport per l'uomo aperto all'assoluto", promosso dall'Ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Diocesi di Reggio Calabria-Bova, in collaborazione con il Comitato Regionale Coni Calabria, che ormai da mesi opera fattivamente alla realizzazione del progetto per attuare la fase territoriale prevista nel Manifesto dello Sport Educativo, estensione dei lavori in corso di svolgimento presso la CEI.

Presentazione Scuola di PensieroErano presenti a questo primo appuntamento S.E. Monsignor Mondello, il presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, il presidente provinciale del CSI Reggio Calabria Paolo Cicciù, il Vicario Generale Don Antonino Iachino, il direttore dell'Ufficio per la pastorale Turismo, Sport e Tempo Libero Don Nuccio Cannizzaro, il direttore dell'Ufficio per la Pastorale Giovanile Don Mimmo Cartella e la coordinatrice dei lavori Paola Panuccio, segretaria Ufficio Sport. All'apertura dell'incontro ci si è soffermati sul perché si ritiene necessaria una Scuola di Pensiero sullo Sport. E' opportuno, secondo i promotori dell'incontro, riaffermare e risvegliare l'intenzionalità educativa nella pratica sportiva, che deve sempre avere come obiettivo primario l'educazione verso la conoscenza di se stessi e degli altri utilizzando l'esercizio sportivo solo come mezzo per raggiungere questo obiettivo. Ha aperto l'incontro S.E. Monsignor Vittorio Mondello che ha salutato i presenti, esprimendosi poi sulle principali tematiche del convegno. "Ho accettato con piacere questo invito – afferma Mondello – perché ritengo vengano trattate tematiche fondamentali per ogni cristiano che intenda praticare e/o insegnare sport. San Paolo paragona il cammino della vita cristiana alla vita di uno sportivo, perché, come per uno sportivo è dura preparare una qualsiasi gara, anche per un cristiano è costante il richiamo della preparazione alla vita, che ci mette quotidianamente davanti degli ostacoli da superare". Anche il presidente del Coni Calabria si è detto entusiasta di questo nuovo percorso intrapreso. "Vorrei – afferma Praticò – prima di tutto ringraziare Paola Panuccio e Paolo Cicciù, veri artefici dell'appuntamento, che stanno svolgendo questo lavoro con grande dedizione e passione. Non posso esimermi dal ringraziare anche S.E. Monsignor Mondello, che ha aperto con splendide parole questo incontro". "Per quanto riguarda i temi del giorno – continua il presidente – ritengo sempre più necessario educare una persona attraverso la pratica sportiva, rendendola capace di riuscire a districarsi dai meandri dell'esistenza, attraverso un appropriato bagaglio conoscitivo, culturale e relazionale. E' da questo punto di vista, che lo sport non è finalizzato a se stesso ma alla persona". Il presidente ha poi aggiunto quanto sia importante il ruolo degli educatori per raggiungere questi obiettivi. "Bisogna ravvivare la passione per l'educare, ma per farlo è necessario prima di tutto formare gli educatori, motivandoli a livello personale e sociale, solo così si potranno riscoprire i significati dell'impegno educativo". "Inoltre – prosegue Praticò – vorrei fare un accenno al Manifesto dello Sport Educativo, che a mio avviso dovrebbe rappresentare una sorta di carta dei comandamenti per tutti gli sportivi". "Credo ed ho sempre creduto molto – conclude Praticò – nei valori dello sport, e non lascerò che una politica becera possa mettere le mani sullo sport calabrese. Questa politica rischia di far diventare lo sport un'attività mercificata, quando invece dovrebbe essere solo un'attività volontaristica, rivolta esclusivamente al bene dei nostri ragazzi". Anche il presidente Cicciù si è soffermato sui motivi che hanno spinto il CSI ad organizzare questo corso di formazione. "Ritengo – afferma Cicciù – che in un momento storico come questo, non vadano mai persi di vista  i veri destinatari dello sport, ovvero i ragazzi, che hanno un costante bisogno di dirigenti che siano anche educatori, e che credano realmente nei valori profondi insiti nella pratica sportiva, senza lasciarsi troppo attrarre dai risultati sportivi". Anche Paola Panuccio si è soffermata sui temi dello sport cristiano. "L'attività sportiva – afferma la segretaria dell'Ufficio Sport – rivela l'uomo, e rivelando l'uomo rivela Dio, aiutando ad aprirsi alla prospettiva dell'infinito. E' per questo che nasce la Scuola di Pensiero, come laboratorio di ricerca, aperto a coloro che sono interessati a rilanciare un progetto di cultura dello sport". "Lo sport – conclude la Panuccio – appartiene all'uomo cristiano, ed a mio avviso rappresenta un mezzo per rivelare l'integrità della persona umana".


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