In 1000 tra ragazzi e adulti provenienti da tutta la Calabria hanno colorato il Parco della Biodiversità di Catanzaro. "SportInsieme – La festa dello sport giovanile calabrese", organizzata dal Coni Calabria col supporto della Scuola Regionale della Sport e patrocinata da Regione Calabria e Comune e Provincia di Catanzaro, è stata un successo di pubblico e di presenze. La splendida cornice del Parco della Biodiversità della città dei Tre Colli, un polmone verde a pochi passi dal centro, ha ospitato, domenica scorsa, quella che per circa 400 ragazzi, tra i 10 e i 12 anni, è stata una giornata indimenticabile, ricca di giochi e divertimento all'insegna dell'amicizia. Da ogni provincia della Calabria, sono giunti, nel capoluogo, delegazioni composte da giovani atleti, genitori, accompagnatori, tecnici e dirigenti dei 5 Comitati periferici Coni. Dalle ore 9 fino alle 17, la giornata è stata un susseguirsi di attività ludico-sportive che hanno avuto come protagonisti i ragazzi, impegnati in mini tornei di calcio, pallavolo, pallacanestro ed atletica leggera ed, in conclusione, nella marcialonga "Sportinsiemenessunescluso" che ha coinvolto tutti i presenti. L'obiettivo dell'evento è stato quello di promuovere, attraverso l'attività sportiva e giocosa, i valori dell'etica e del fair play.
Dopo una breve introduzione del direttore della Scuola dello Sport ed ideatore dell'evento, Demetrio Albino, le delegazioni hanno sfilato fino all'anfiteatro del parco dove è avvenuta la cerimonia di accensione del tripode. Il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, prima di dare inizio ai giochi, ha salutato i presenti e quanti hanno contribuito alla realizzazione dell'evento dichiarando che "volendo unire i ragazzi delle cinque province, abbiamo voluto, così, festeggiare, nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia, l'unità regionale del movimento sportivo calabrese". Infatti, la particolarità del programma di "SportInsieme", consiste nella composizione delle squadre partecipanti ai tornei, formate da allievi scelti senza vincoli di territorialità. Un modo, questo, per educare, soprattutto i ragazzi, al principio di solidarietà tra la popolazione calabrese e superare divisioni, campanilismi e discriminazioni che, ad oggi, sono stati, spesso, un freno al progresso sociale e civile della regione. A pochi giorni dalla notizia che il Coni nazionale è intenzionato a sopprimere i Comitati provinciali a causa della carenza di fondi, Praticò, afferma che, "la vera natura dello sport è quella di arrivare nelle piazze cittadine per portare lo sport ai ragazzi". "Pur non entrando in merito al problema – ha continuato Praticò – sono convinto che si troverà una soluzione per dare continuità alle strutture provinciali che sono ben radicate sul territorio. Il giorno in cui la promozione dello sport non sarà più organizzata in maniera capillare, ci sarà il rischio di allontanare i ragazzi dallo sport e, quindi, di non mettere a disposizione le tante opportunità che lo stesso offre per la crescita dei giovani. Oggi più che mai, in un mondo dove i genitori hanno sempre meno tempo da dedicare ai propri figli, dobbiamo aiutare i ragazzi, attraverso lo sport, a vivere meglio, educandoli al benessere fisico e psicologico, soprattutto, insegnando loro i nobili valori del rispetto verso il prossimo e l'importanza del gioco di squadra. Sfruttando le potenzialità che genera lo sport, che coinvolge ed appassiona grandi e piccoli senza alcuna distinzione, è possibile migliorare il futuro della nostra società". "Quest'evento – ha concluso il presidente del Coni Calabria – deve essere da stimolo ai dirigenti ed a quanti lavorano con i ragazzi, per comprendere l'importanza del gioco e dell'amicizia nel contesto sportivo". Tutti i presidenti del Coni (regionale e provinciali), nei loro interventi, hanno ringraziato la Provincia di Catanzaro ed il suo presidente, Wanda Ferro, per la grande disponibilità offerta, determinante per la riuscita dell'evento. "Per l'ennesima volta – ha detto il presidente del Coni di Catanzaro, Tony Sgromo – ringrazio la Provincia per aver realizzato questo splendido parco: un sito prezioso che contribuisce al benessere di tutti i catanzaresi". Pino Abate (presidente del Coni di Cosenza) si è congratulato con quanti hanno collaborato alla concretizzazione dell'evento, mentre Elisabetta Carioti, in rappresentanza del presidente di Vibo Valentia, Rocco Cantafio (giunto al Parco nel pomeriggio), ha posto l'attenzione sui ragazzi, che "sono il motivo principale sul quale si basa il nostro operato: farli divertire e giocare insieme". Tiziana Filocamo, in rappresentanza del presidente del Comitato di Reggio Calabria, Giovanni Filocamo, nel suo saluto ha dichiarato che "la grande partecipazione all'evento credo sia la testimonianza più concreta del nostro interesse verso lo sport, che in questa giornata è davvero per tutti". Il presidente del Coni di Crotone, Claudio Perri, ha affermato che "dopo il successo della prima edizione di SportInsieme, tenutasi a Reggio Calabria, era inevitabile riproporlo. Speriamo che si possa ripetere ogni anno anche se le ultime notizie rendono incerto il futuro degli organi periferici". "Sopprimere i comitati provinciali – ha concluso il presidente Perri – vuol dire anche togliere allo sport la possibilità di promuoversi attraverso meravigliose giornate come questa". Durante la pausa per il pranzo, ad allietare i presenti, sono state le performance dei giovani atleti lametini di pattinaggio artistico Valeria Raccuglia (campionessa europea di free jumping), Elisabetta Nicolazzo, Federica De Sensi e Michele Mannarino (vice campione d'Italia nella specialità high jumping).
Comitato Regionale Coni Calabria
REGGIO CALABRIA – Grande successo di partecipazione e di pubblico per "Happy Run", la corsa di beneficenza promossa da Giusy Versace svoltasi in notturna, ieri, sul lungomare di Reggio Calabria. L'evento è stato organizzato dall'associazione "Disabili No Limits" in collaborazione con il Comitato Paralimpico della Calabria del presidente Titti Vinci ed il Centro Servizi al Volontariato dei Due Mari di Reggio Calabria. Circa un migliaio sono stati gli atleti che hanno percorso i 3,2 Km del tracciato, ricavato sul lungomare reggino chiuso al traffico. Durante la corsa, grandi apprezzamenti hanno destato i campioni e gli atleti paralimpici delle società aderenti al Cip. In tuta e scarpe da tennis, tra i tanti personaggi reggini del mondo politico, sportivo e dello spettacolo, c'erano il sindaco Demetrio Arena, il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, il tecnico della Reggina Calcio, Roberto Breda, insieme ai giocatori Fabio Ceravolo e Nino Barillà, il duo comico Miseferi e Battaglia e l'imprenditore Santo Versace. Obiettivo della manifestazione è stato il coinvolgimento dei portatori di handicap e delle componenti la società civile. Il fine, invece, quello di promuovere il diritto di tutti alla partecipazione sociale attraverso lo sport. Quanto ricavato dall'evento, infatti, servirà per l'acquisto di un protesi da corsa per il giovane disabile di Taurianova, Francesco Comandè, tesserato con l'associazione reggina "Con Noi" e per comperare una carrozzina sportiva a Vittorio Zaccaro, disabile di Tropea, in forza nelle file della "Omnia Di.Vi." di Reggio Calabria. Gli ausili sportivi, purtroppo, non sono menzionati dal Nomenclatore tariffario nazionale. Non c'è, dunque, una copertura sanitaria adeguata che permette di aiutare una persona con disabilità a poter praticare sport.
"Entusiasmante serata. È stata una favola" è il commento a caldo del presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, per l'occasione, nelle vesti di atleta. "È stata una splendida serata – ha detto Praticò – ricca di valori, con una meravigliosa cornice di pubblico e che ha riempito di gioia quanti ne hanno preso parte. Ancora una volta lo sport trionfa nell'aggregazione sociale. Con grande entusiasmo, i reggini hanno dimostrato grande sensibilità verso il tema della disabilità e forte sostegno nei confronti di quanti sono meno fortunati". "Porgo i miei complimenti – ha aggiunto il presidente del Coni Calabria – a tutta l'organizzazione per l'ottima riuscita dell'evento: impeccabile Titti Vinci e splendida Giusy Versace". "Lo sport, – ha concluso Mimmo Praticò – questa sera, è stato lo strumento che ha permesso di realizzare un evento dalla grande valenza sociale e di far esprimere ai reggini tutta la solidarietà che alberga nei loro cuori". Lo spirito della manifestazione è stato, dunque, quello di dimostrare che non devono esistere differenze. "I muri mentali – ha detto Giusy Versace – nei confronti dell'handicap vanno abbattuti e, attraverso un momento di gioia, come può essere la quello della corsa, si partecipa uniti, tutti insieme, con un unico scopo comune: sostenersi e regalare un sorriso". L'evento, commentato in diretta dallo speaker di Radio Touring 104, Tonino Massara, ha visto la collaborazione del team di motociclisti della "Reggio Bikers" e si è concluso con le magiche atmosfere celtiche suonate dai Glueckners.
A Fiumefreddo Bruzio (Cosenza) il campione ha presentato il suo ultimo libro "L'oro di Mosca"
Quei 19" 72 del 12 settembre del 1979, a Città del Messico, permisero a Pietro Mennea di battere anche la storia ed entrare nella leggenda. Per ben 17 anni quel record sui 200 metri piani rimase irraggiungibile. Nell'immaginario collettivo e tra i modi di dire italiani, essere come Mennea sta a significare essere i più veloci. Dal 2006, il campione insieme alla moglie Manuela Olivieri, ha dato vita alla Onlus, "Fondazione Pietro Mennea" per garantire assistenza sociale ad enti caritatevoli, di ricerca medico-scientifica, associazioni culturali e sportive. Gli scopi sono molteplici, di carattere culturale e sportivo, tesi a diffondere lo sport ed i suoi valori promuovendo la lotta al doping. Nel centro storico di Fiumefreddo Bruzio, a Cosenza, la "Freccia del Sud", come venne soprannominato, oggi avvocato con quattro lauree (lettere, scienze politiche, scienze dell'educazione motoria e giurisprudenza), ha presentato il suo ultimo libro "L'oro di Mosca", scritto in occasione del trentennale del suo primato olimpico conquistato allo stadio "Lenin" dell'ex capitale sovietica (8 luglio 1980). Nel libro, il campione racconta in prima persona il percorso affrontato come uomo e come atleta per raggiungere la più grande affermazione della sua indimenticabile carriera. "Ho partecipato a ben cinque olimpiadi e per un velocista rappresenta un altro record" ha ricordato Mennea. "Quello di Mosca, però – ha detto – è stato un traguardo desiderato e voluto con grande forza ed ottenuto con rabbia e determinazione". Alla presentazione, avvenuta durante l'incontro dal tema "Salute e legalità nello sport", organizzato dalle sezioni dell'Unione veterani dello sport (UNVS) di Lamezia Terme e Fiumefreddo, erano presenti il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, il giudice Romano De Grazia e per l'Unvs il vicepresidente nazionale, Gianni Bagaglia, il delegato regionale, Domenico Pastorino ed il consigliere nazionale e presidente provinciale reggino, Nino Costantino. "Non sono nato predestinato, – ha dichiarato Mennea – ho costruito tutto a piccoli passi ma con grande impegno". "Quando incontrai Cassius Clay – ha detto – mi presentarono come l'uomo più veloce del mondo. Egli mi disse ma non sei nero? Gli risposi che dentro ero più nero di lui. Ciò per dire che, in tutti i settori della vita sociale, se non fai costantemente sacrifici, non ottieni nulla. Altro che genetica. La superficialità non conduce a nulla: questo mi ha insegnato lo sport". Mennea, impegnato nella lotta al doping a 360°, dal Parlamento Europeo fino alle scuole, a contatto con i ragazzi, consiglia ai giovani di mettersi continuamente in discussione: "buttatevi, dico sempre, ma preparatevi. Provate e riprovate che otterrete sempre qualcosa". "Oggi – ha continuato – nello sport si insegna che se non vinci non sei nessuno. Vincere è importante ma non fondamentale. Non sono mai sceso a compromessi per ottenere un risultato, non ho mai svenduto la mia persona perché ci sono valori che non hanno prezzo e fanno da guida in qualsiasi campo: onore, rispetto delle regole e dell'avversario, lealtà ed onestà. Oggi, purtroppo, viviamo in un mondo di scorciatoie. Vincere nella vita è la cosa più difficile. Occorre allenarsi bene, costruirsi una base solida per raggiungere risultati sempre più prestigiosi. Chi si prepara bene acquisisce più sicurezza di sé". Il giudice Romano De Grazia è intervenuto ribadendo che la vera piaga dello sport è il doping. A tal proposito, il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, ha proposto di indire prossimamente in Calabria un convegno sul tema che coinvolgerebbe Mennea, De Grazia ed il giudice Raffaele Guariniello, grande esperto in materia. La piena disponibilità di Pietro Mennea di collaborare al progetto permetterebbe di rivedere il campione nuovamente in Calabria già dal prossimo autunno. "Pietro Mennea è un esempio di vita – ha dichiarato il presidente del Coni Calabria – che i giovani dovrebbero prendere in considerazione, oggi più che mai. Attraverso le scorciatoie, come lui stesso ha evidenziato, puoi vincere una gara, due, ma non diventare un campione, nello sport come nella vita. Il doping, l'illecito sportivo, la disonestà alla lunga non pagano". "In Calabria – ha detto Praticò – la realtà sociale da questo punto di vista, purtroppo, è ancora più critica. Molti giovani vivono alla giornata, con poche prospettive, attratti da guadagni facili ottenuti con pochi sforzi. L'illegalità, la malavita, unita ad una scarsa cultura, spesso smarriscono i ragazzi su sentieri senza via d'uscita, senza ritorno. Le cause di questo degrado sociale sono dovute in gran parte alla scarsa assistenza istituzionale, alla mancanza di punti di riferimento ed anche alla scarsa possibilità di lavoro, certo. Attraverso lo sport, nel nostro territorio, si potrebbe fare tanto per migliorare il futuro dei giovani. Approfittando del coinvolgimento emotivo che scaturisce dalla pratica sportiva, si possono trasmettere loro valori che si stanno sempre più perdendo. Educhiamo, dunque, i ragazzi allo sport ed in questo percorso la collaborazione del mondo della scuola, che potrebbe essere più aperta nei confronti del mondo sportivo, diventerebbe fondamentale. Inoltre, investendo sullo sport, si creerebbero nuovi posti di lavoro ed un indotto turistico non indifferente".
Si è svolto a Cosenza il Seminario per gli esperti del Progetto di Alfabetizzazione Motoria.
La salute dei ragazzi e l'educazione all'attività fisica stanno alla base del progetto "Alfabetizzazione motoria per la scuola primaria", promosso grazie alla sinergia tra il Coni, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
All'I.T.C. "Giovanni Pezzullo" di Cosenza, si è tenuto, nei giorni scorsi, il Seminario di formazione, curato dalla Scuola dello Sport Coni Calabria, per i 13 esperti nominati dai plessi scolastici (5 a Reggio Calabria, 5 a Cosenza e 3 a Crotone) che si aggiungeranno ai 72 che già aderiscono al progetto. In Italia, sono ben 1.140 gli istituti, per un totale di 217.145 alunni partecipanti. Il seminario è stato curato dal Coordinatore didattico-scientifico della SdS Coni Calabria, Mimmo Albino, con l'ausilio dei referenti regionali Rosario Mercurio (Miur) e Katia Romeo (Coni) e del Coordinatore di Ed.Fisica dell'USP di Cosenza, Bernardo Madia, i docenti Claudio Mandoliti e Francesco Rosaspina ed il referente informatico, Marco Perri, invece, si sono alternati nel relazionare ai corsisti le varie tematiche in programma.
Avviato nel 2009, il progetto triennale "pilota" entra, così, nell'ultima stagione, ma c'è la volontà da parte del Coni e del Miur, con l'aiuto degli Enti locali, nell'arco di cinque anni, di portarlo a regime nell'ordinamento scolastico. Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci ha dichiarato che "nonostante il momento di crisi che sta attraversando il Paese, le promesse sono state mantenute ed il programma verrà completato". Il progetto di Alfabetizzazione Motoria nella scuola primaria vede anche il coinvolgimento del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) ed è nato in risposta ai crescenti allarmi della comunità scientifica e delle istituzioni internazionali sulle conseguenze della sedentarietà e dei non corretti stili alimentari e di vita tra la popolazione giovanile. I ragazzi saranno impegnati 2 ore alla settimana in attività didattiche semplici e divertenti finalizzate all'acquisizione delle competenze motorie e di stili di vita sani ed attivi. L'insegnante titolare sarà affiancato dal consulente esperto di attività motorie con l'obiettivo di supportare gli alunni per lo sviluppo regolare delle capacità fisiche.
"Il progetto di Alfabetizzazione motoria – ha dichiarato il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò – si propone di favorire la crescita culturale, civile e sociale dei giovani, sviluppata attraverso un'attività motoria e sportiva scolastica che insegni soprattutto corretti stili di vita". "L'Italia – continua Praticò – si trova indietro nell'attuazione di tali progetti rispetto ad altre nazioni europee, perché qui manca la cultura dell'educazione al movimento". "Sport e Scuola – conclude il presidente – è un binomio che dovrà essere sempre più sinergico nell'interesse di dare un futuro migliore alla nostra società".
"Contro l'obesità infantile – afferma il Coord. della SdS Coni Calabria, Mimmo Albino – il rimedio è sì quello di avere una corretta alimentazione ma coadiuvata dall'attività fisica che è il primo nutrimento". "L'attività motoria – continua Albino – è fondamentale per lo sviluppo della personalità e risulta importante, per una sana crescita dei ragazzi, variare la proposta di attività fisica". "Lo sport, dunque, – conclude Albino – è utile alla salute e come valida strategia per promuovere il recupero dei valori dell'etica e del fair play".