È stato presentato, nel corso di un'affollata conferenza stampa, il sito internet del CONI Calabria. Il nuovo strumento telematico e multimediale, le informazioni, le gallery, i servizi a favore delle federazioni sportive e dei cittadini: tutto questo è stato illustrato durante l'incontro che si è tenuto nella sede del Comitato regionale, a cui hanno partecipato non solo gli operatori dell'informazione ma anche numerosi presidenti delle federazioni sportive regionali.
L'idea del nuovo sito, ha spiegato il presidente Mimmo Praticò, "risale a più di un anno fa. Il progetto, però, si è interrotto momentaneamente quando il CONI nazionale ci ha chiesto di uniformare la comunicazione istituzionale in tutta Italia. Così abbiamo atteso che il nuovo portale di Roma fosse online e adesso ci siamo anche noi. Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto – ha affermato il presidente – ma soprattutto orgogliosi dei risultati che stiamo raggiungendo. Questo strumento non sarà solo in grado di amplificare la vasta e impegnativa attività svolta dal Comitato regionale e dalla Scuola dello Sport, ma verrà messo a disposizione delle federazioni, delle discipline associate, degli enti di promozione e delle associazioni benemerite. Al Sud, e in Calabria in particolare, si fatica molto per ottenere risultati che altrove sono a portata di mano. È così nel mondo dell'impresa, nella vita di tutti i giorni e ancor più nello sport, che è costretto a fare i conti con innumerevoli difficoltà, soprattutto di ordine finanziario, mentre si assiste a un sostanziale abbandono da parte delle istituzioni".
L'occasione ha consentito al massimo rappresentante del CONI di stilare un bilancio dell'attività svolta nel 2012 e di formulare l'augurio per il nuovo anno a tutti, a cominciare dagli addetti ai lavori, dai dirigenti e dai giornalisti. "Sono stati dodici mesi aurei per lo sport calabrese. Il culmine è stato raggiunto a Londra, durante le Olimpiadi, dove ben cinque volte i nostri corregionali hanno impreziosito il medagliere azzurro: Mariangela Perrupato nel nuoto sincronizzato, Rosalba Forciniti nel judo, Arianna Errigo nella scherma, e poi il figlio di calabresi Marco Fontana nella mountain bike e il pallanotista Amaurys Perez, cosentino d'adozione".
Il presidente del CONI calabrese ha colto l'occasione per fare una valutazione ad ampio raggio sullo sport. Per questo ha tratto spunto dalla recente visita degli olimpionici italiani a Papa Benedetto XVI. "Mi hanno molto colpito le parole di Sua Santità – ha spiegato Mimmo Praticò – quando ha sottolineato come l'etica dello sport possa salvare l'uomo. I campioni, cosme i dirigenti sportivi, devono essere validi modelli da imitare e testimoni di verità, purché non cerchino scorciatoie. D'altronde – ha aggiunto il presidente – la funzione sociale svolta dagli oratori e dalle parrocchie è fondamentale e si integra perfettamente con quella dello sport. Ecco perché è allo studio, da parte nostra, la realizzazione di importanti iniziative sinergiche con la Chiesa".
Infine, non è mancato un appello rivolto a tutti i dirigenti, affinché "sappiano fare massa critica e contrapporsi, con la dignità e la forza che deriva dal lavoro quotidiano, ai soprusi che ogni giorno vengono consumati ai danni dello sport, oggi tenuto in scarsissima considerazione da parte delle istituzioni. Continueremo ad andare avanti tutti assieme per difendere la sacralità dello sport e metterla al riparo da quanti cercano di guadagnare spazi di visibilità personale, promettendo a destra e a manca interventi e progetti di assai improbabile realizzazione". Un intervento, questo, il cui tono accorato e sincero è stato apprezzato dai presenti per la difesa disinteressata dei valori sociali ed etici dello sport calabrese.
Ha avuto luogo presso la Sala Conferenze del Palazzo della Provincia di Reggio Calabria la premiazione delle Stelle al Merito Sportivo 2012. La cerimonia, organizzata dal Comitato Provinciale Coni di Reggio Calabria alla presenza di illustri ospiti, è stata anche l'occasione per ringraziare il Presidente Filocamo, per quanto fatto in questi anni alla guida del Comitato, che a fine anno concluderà la sua attività dirigenziale. Erano presenti alla manifestazione autorevoli personalità tra le quali spiccava il commissario prefettizio del Comune di Reggio Calabria Vincenzo Panico, oltre al presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò e al coordinatore didattico-scientifico della Scuola Regionale dello Sport, Mimmo Albino.
A fare gli onori di casa, il presidente Filocamo e il vicepresidente vicario del Comitato, Giovanni Bongiovanni. Nella sua introduzione, Filocamo, visibilmente commosso per quella che è stata la sua ultima premiazione come presidente del Comitato Provinciale, ha affermato: "Come molti di voi sanno il 31 dicembre 2012 i comitati provinciali Coni cesseranno la loro attività, a causa della crisi finanziaria che sta attraversando il Paese. Finisce così un periodo storico molto importante per lo sport italiano. In questa occasione scorrono nella mia mente tantissimi ricordi, e mi rendo conto che dal 1996, data della mia prima presidenza, ad oggi, la situazione dello sport reggino è profondamente cambiata, grazie al raggiungimento di importanti traguardi sia sul piano dei risultati conseguiti nelle diverse discipline, che in settori come quello dell'impiantistica". "Prima di lasciare – ha proseguito Filocamo - sento il bisogno di ringraziare tutti per la quotidiana e preziosa collaborazione data in questi lunghi anni. È per me un onore – ha concluso - premiare alcuni dirigenti che hanno permesso la diffusione capillare dello sport, rivestendo un ruolo fondamentale per la nostra comunità". Successivamente è stata la volta del presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, che ha voluto subito ringraziare il presidente del comitato provinciale per quanto fatto in questi 16 anni, consegnandogli anche un riconoscimento speciale. "Giovanni Filocamo – ha spiegato Praticò - per me non è stato solo un presidente provinciale, ma è sempre stato un grande amico, un compagno fedele in tante battaglie a favore dello sport reggino e calabrese. Non posso esimermi dal ringraziare Sua Eccellenza il Prefetto Vincenzo Panico, che onora lo sport reggino con la sua presenza, in un periodo per lui durissimo e pieno di lavoro". "Oggi – ha aggiunto Praticò - siamo qui per consegnare quella che è la massima onorificenza che l'Ente Coni riconosce ai suoi "figli". Quanti ricevono la Stella al Merito Sportivo dovranno continuare ad essere una guida per tutti i giovani che praticano sport. Voi – ha proseguito il presidente del CONI calabrese – siete le colonne portanti su cui poggia il nostro mondo, che ha bisogno della vostra conoscenza e della vostra esperienza al servizio di tutti, a cominciare dai ragazzi. Il vostro prezioso e luminoso esempio ci indica quelli che sono i valori fondanti dello sport come scuola di vita; per il futuro del Comitato Olimpico, è necessario che venga sempre più riconosciuto il ruolo positivo che giornalmente lo sport svolge nella società civile. I dirigenti sportivi devono prendere contezza della loro forza e ottenere il riconoscimento dei loro diritti senza pietire elemosine e senza dare ascolto a sirene che promettono chimere che per definizione sono irrealizzabili. Ho dedicato gran parte della mia vita allo sport calabrese – ha concluso Praticò - e ritengo necessario che gli venga riconosciuto il ruolo di agenzia formativa, soprattutto in un periodo storico come questo". Anche il commissario prefettizio Vincenzo Panico ha voluto porgere un saluto ai presenti. "Il richiamo dello sport – ha sostenuto Panico - è irresistibile anche per me. Esso è da sempre portatore di straordinari valori formativi, non solo per chi lo pratica, ma anche per chi lo fa praticare. Per questo ritengo che coloro che ricevono oggi le Stelle al Merito Sportivo, debbano essere considerate persone speciali". "Devo rivelarvi – ha concluso Panico - che fin dai primi momenti della mia gestione ho avuto il supporto del presidente del Coni Calabria Mimmo Praticò, che mi ha da subito offerto il suo sostegno per tutte le questioni inerenti ai temi sportivi, e non posso che ringraziarlo per questo". Una solenne ma sobria cerimonia ha poi caratterizzato la consegna delle Stelle al Merito Sportivo, un'onorificenza che esalta il lavoro compiuto con passione, generosità e disinteresse da chi ha operato negli anni a favore dello sport reggino.
Hanno trascorso una giornata meravigliosamente normale. Ore di svago in cui, per una volta, hanno avuto la possibilità di fare ciò che per i loro coetanei è parte della quotidianità. Sono i giovanissimi protagonisti del "Progetto insieme", un'iniziativa promossa dall'ufficio Servizio Sociale per i minorenni di Reggio Calabria, a cui ha collaborato il Comitato regionale del CONI. Gli ospiti e gli operatori della Comunità ministeriale della città dello Stretto, della Comunità "La Vela", dei Gruppi appartamento "Nuova Speranza" e "Marzo 78", del centro giovanile "Don Italo Calabrò" e della Comunità "Stablum" hanno dato vita a una magnifica manifestazione che si è snodata attraverso lo svolgimento di attività socialmente utili, di occasioni conviviali e di momenti di aggregazione legati allo sport: i più semplici ma al tempo stesso i più sentiti da parte di chi è sottoposto a una misura restrittiva che limita la libertà personale.
La giornata conclusiva del "Progetto insieme" è cominciata con l'esecuzione, da parte dei ragazzi, di una serie di lavori di pubblica utilità al parco alla Rotonda "Baden Powell" di Reggio. È stata quella un'occasione per esaltare la dimensione comunitaria e la condivisione della vita di questi giovani, che dopo il pranzo, consumato tutti assieme, si sono dedicati ad avvincenti sfide sportive: dalle gare di staffetta all'esecuzione dei calci di rigore, dal tiro alla fune al calcio balilla. Le attività sono proseguite con la premiazione dei ragazzi e, conclusa la parentesi sportiva, con uno spettacolo dell'associazione "Freckles" che ha preceduto il momento finale della riflessione e dell'incontro con le autorità religiose, civili e militari della città di Reggio.
"Il CONI ha sposato con entusiasmo la proposta arrivata dalla dottoressa Giuseppina Garreffa, dell'ufficio Servizio sociale per i minorenni, e ben volentieri si è messo a disposizione per consentire a questi ragazzi di vivere una giornata speciale – ha affermato il presidente del Comitato olimpico regionale, Mimmo Praticò –. Tutto questo si iscrive nella messa in opera del protocollo d'intesa
tra questi enti e nell'ambito delle numerose attività di ordine sociale promosse dallo sport calabrese, che nella nostra regione riveste un ruolo ancora più importante che nel resto d'Italia, per la sua capacità di allontanare i ragazzi dalle più diffuse devianze giovanili. Riteniamo – ha aggiunto Praticò – che sia anche questo un modo per dare concreta applicazione alla nostra Carta costituzionale, nella parte in cui riconosce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali di fronte alla legge, stabilendo altresì che la Repubblica ha il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Soprattutto quando si tratta di ragazzi, è fondamentale fare tutto il possibile per sostenerli e favorire l'effettiva sana
partecipazione nella società, attraverso l'inclusione e non l'emarginazione".
Per il presidente regionale, "il CONI in questi anni ha operato ponendosi questo come primo obiettivo della sua azione. Continueremo a lavorare nella direzione tracciata – conclude Praticò – affinché il mondo dello sport assuma sempre più il ruolo di agenzia educativa al servizio della società, come lo sono, tra l'altro, la famiglia, la scuola, la Chiesa".
Nel suo atto di intenti, il CONI si è impegnato a offrire alle strutture residenziali che fanno capo al "Progetto Insieme" l'attività volontaria di istruttori sportivi, aprendosi inoltre all'accoglienza di giovani che vogliano formarsi nell'ambito dello sport o intendano impegnarsi in attività di pubblica utilità a favore della promozione dello sport in contesti giovanili.
Nella Sala Versace del Cedir di Reggio Calabria il Settore Politiche Sociali del Comune ha organizzato, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con il Dipartimento dell'Educazione dell'Università di Padova, il Convegno "Progetto PIPPI a Reggio Calabria". In questa occasione, sono stati riportati i risultati ottenuti con la realizzazione del Programma di Intervento Per la Prevenzione dell'Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.), un nuovo strumento che ha creato un orizzonte centrato sulle possibilità di cambiamento della persona umana, sull'importanza delle reti sociali, dei legami affettivi, delle possibilità apprendimento e recupero anche nelle situazioni di rischio e di estrema vulnerabilità. Erano presenti Carmela Stracuzza, dirigente U.O. Politiche Sociali del Comune di Reggio Calabria, Adriana Ciampa, dirigente per le Politiche dell'infanzia e dell'adolescenza e coordinatore nazionale del progetto, Paola Milani, responsabile scientifico del progetto, Marco Ius, tutor del gruppo scientifico dell'Università di Padova e Mimmo Praticò, presidente del Coni Calabria. La sfida che la nostra città ha inteso intraprendere è stata quella del sostegno alla famiglia d'origine, intendendo con questa sia i bambini che i genitori. Pippi è una figura metaforica delle potenzialità dei bambini e delle loro capacità di resilienza, intesa come un percorso sempre possibile, che nasce anche dalla capacità di noi adulti di vedere "il lato dritto delle cose storte", proprio quello che usa Pippi non rappresentando la propria realtà esistenziale come quella di una povera orfana, ma come quella di una bambina fortunata e soddisfatta. Ha aperto l'incontro proprio la dirigente Carmela Stracuzza, visibilmente soddisfatta dei risultati del progetto. "Attraverso il programma P.I.P.P.I. - afferma la Stracuzza - abbiamo portato un aiuto concreto ad alcune famiglie reggine. Ritengo questo progetto un sogno coraggioso, e credo che attraverso la forza delle idee e la collaborazione tra diversi attori sociali, si possano raggiungere risultati eccezionali superando anche gli ostacoli più grandi".
Successivamente la coordinatrice del progetto, Adriana Ciampa, ha illustrato i tratti principali di P.I.P.P.I. nella promozione della tutela del minore a livello nazionale. "Questo progetto - afferma Adriana Ciampa - si colloca all'interno della deistituzionalizzazione dei minori, ed oltre a Reggio Calabria sono state scelte altre nove città(Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Venezia), in cui sono stati individuati sette nuclei familiari per ogni città riservataria, con figli da 0 a 6 anni, o, in seconda battuta, da 7 a 11 anni, comunque a rischio di allontanamento". La parola è poi passata Paola Milani, responsabile scientifico nazionale del progetto. "E' la prima volta nella storia delle politiche sociali del nostro Paese - afferma la Milani - che dieci grandi città, in condizioni di grande eterogeneità nell'offerta locale dei servizi e di notevole differenza nei bisogni, abbiano aderito ad uno stesso programma sperimentale, mettendosi in gioco e destinando risorse ad un obiettivo comune: quello di sperimentare con le famiglie a rischio psico-sociale, un metodo di lavoro che potesse, in un secondo momento, diventare stabile e integrato nelle prassi dei servizi socio-sanitari ed educativi loro e dell'intero Paese". Il presidente Praticò, invece, si è soffermato sui valori insiti nella pratica sportiva, offrendo la disponibilità del Comitato Regionale del Coni Calabria, a collaborare in iniziative di grande valore sociale come questa. "Credo che il problema principali dei giovani d'oggi - afferma Praticò - stia nella loro crescita, che in molti casi non è accompagnata nel modo corretto. Oggi i bambini crescono spesso da soli, per i molteplici impegni dei genitori, ma la pratica sportiva potrebbe di certo aiutarli sotto diversi punti di vista, come ad esempio il socializzare maggiormente con i loro coetanei, evitando quello che, a mio avviso, è uno dei maggiori rischi per i giovani: l'asocialità." "La mia idea - conclude Praticò - sarebbe quella di riportare, attraverso l'utilizzo di impianti sportivi mobili, lo sport nelle piazze, come accadeva negli anni passati, in modo da poter avvicinare e coinvolgere i bambini in giochi sportivi divertenti."
Si è svolta nel salone della sede regionale del Coni Calabria la cerimonia di premiazione del giovane campione reggino Antonino Barillà, del gruppo sportivo della Marina Militare. L'atleta, appartenente alla Federazione Italiana Tiro a Volo e specializzato nella disciplina Double Trap, si distingue da anni per i numerosi ed importanti piazzamenti in gare nazionali ed internazionali, e risale a pochi mesi fa la sua ultima importante affermazione in Russia, dove nella città di Kazan ha conseguito il titolo mondiale universitario. A premiare Barillà è stato il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, nel corso di un appuntamento caratterizzato da sobrietà ma anche da forte partecipazione emotiva e orgogliosa identificazione con il campione nato e cresciuto nella nostra terra. Alla premiazione hanno partecipato anche il vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, Alessandro Nicolò; il tenente Prato della Marina Militare, in rappresentanza del Direttore marittimo della Calabria, Capitano di Vascello Martinez; il presidente della FITAV Calabria Antonio Carone e il presidente del Comitato provinciale del Coni di Reggio Calabria Giovanni Filocamo. Presenti numerosi presidenti di federazione e dirigenti sportivi di primissimo piano, oltre al coordinatore didattico-scientifico della Scuola Regionale dello Sport Mimmo Albino. "Le vittorie di Antonino Barillà ci riempiono di orgoglio e di soddisfazione, come cittadini calabresi e come rappresentanti del mondo dello sport. Questi successi sono la testimonianza che quando i giovani calabresi mettono impegno, passione, dedizione e soprattutto il cuore, possono raggiungere i migliori risultati", ha spiegato il presidente Praticò. "Credo che Antonino Barillà - ha aggiunto - debba essere un punto di riferimento per tutti i giovani, ed è la dimostrazione che anche i dirigenti sportivi calabresi, quando puntano in maniera convinta sull'attività giovanile, riescono a raggiungere grandi traguardi, nonostante le difficoltà dell'ambiente circostante. Ci auguriamo che i successi di Barillà siano forieri di nuovi allori e nuove gratificazioni per tutto lo sport calabrese anche nel prossimo quadriennio, in cui ci prefiggiamo l'obiettivo di dare continuità al duro ma proficuo lavoro condotto fino a oggi".
Anche il presidente della FITAV Calabria, Antonio Carone, si è congratulato con il suo atleta, augurandogli di poter partecipare alle prossime Olimpiadi a Rio de Janeiro. Successivamente l'On. Nicolò ha voluto portare il suo messaggio ai presenti: " Ritengo che questo giovane calabrese sia un sano portatore di messaggi positivi, una persona credibile, che ha inseguito i suoi sogni ed ha lavorato duramente per raggiungerli". "Ormai è risaputo - conclude Nicolò - che le Istituzioni politiche non possono più contribuire economicamente come una volta, ma da parte nostra c'è massima disponibilità nel venire incontro attraverso un'offerta concreta di servizi, che permettano allo sport calabrese di migliorarsi in ogni settore". E' stata poi la volta del campione Antonio Barillà, reduce dall'importante successo ottenuto in Russia. "Sono davvero emozionato - ha affermato Barillà - e ringrazio davvero per la calorosa accoglienza che mi avete riservato, in particolare il presidente Praticò ed il presidente Carone. Voglio però ringraziare sentitamente la mia famiglia, senza la quale non avrei mai raggiunto questi risultati, e la Marina Militare, che mi ha permesso di allenarmi con costanza per raggiungere questi livelli".