A poche settimane dalla riconferma alla presidenza regionale del Coni, Mimmo Praticò è stato accolto dal presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio e dall’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo, Pietro Lecce, presso il palazzo dell’amministrazione provinciale, nell’ambito di un incontro fortemente voluto per fare il punto della situazione sullo sport cosentino e per rinnovare l’impegno congiunto ad un’azione sinergica tra istituzionali locali e Coni.
L’incontro (al quale hanno partecipato anche Pino Abate, già delegato provinciale del Coni di Cosenza ed appena eletto in qualità di rappresentante dell’Area Sud nel Consiglio Nazionale del Coni, il vicepresidente vicario Coni Calabria, Vincenzo Perri, i componenti della giunta regionale del Coni ed alcuni delegati provinciali), si è aperto con l’intervento dell’assessore, Pietro Lecce, che da subito ha voluto rimarcare il grande attivismo dell’istituzione provinciale cosentina in materia di sport negli ultimi anni “che hanno visto il nostro ente protagonista sul territorio di azioni e progetti che hanno sempre avuto quali obiettivi prioritari la crescita, l’educazione e la formazione dei giovani improntate ai sani valori dell’attività sportiva”.
Concetti ripresi dallo stesso presidente Oliverio il quale ha posto l’accento sui “brillanti risultati ottenuti dalla provincia cosentina, soprattutto in tema di impiantisca sportiva con la messa in sicurezza di numerose strutture fatiscenti, la realizzazione di nuovi impianti e la creazione di un circolo virtuoso con le istituzioni scolastiche, al fine dell’utilizzo delle palestre nelle ore extracurriculari”. Oliverio inoltre, ha evidenziato “l’importanza strategica dei componenti della giunta regionale del Coni nel fungere da anello di congiunzione fra i vari enti locali perché – a suo parere – nel passato recente proprio la mancanza di coordinamento fra le istituzioni politiche locali, spesso caratterizzate da inutili e sterili campanilismi, ha provocato lo spreco di preziosissime risorse economiche. Il presidente della Provincia di Cosenza ha poi auspicato il consolidamento dei rapporti di collaborazione fra l’istituzione da lui rappresentata e il Coni per il raggiungimento di obiettivi sempre più ambiziosi”.
Dal canto suo il presidente del Coni Calabria, nel congratularsi per gli importanti obiettivi conseguiti dall’amministrazione guidata da Oliverio, si è detto “sempre più convinto che le politiche a sostegno dello sport abbiano assunto in questi ultimi anni un ruolo centrale sotto il profilo sociale, specie in un contesto caratterizzato da una grave crisi di valori etici e morali”. Il presidente Praticò inoltre, ha manifestato “la necessità di realizzare un’azione congiunta tra istituzioni scolastiche, strutture regionali e provinciali del Coni e istituzioni politiche locali che, seguendo l’esempio rappresentato dalla provincia cosentina – ha ribadito il presidente del Coni - dovrebbero avere una maggiore attenzione nei confronti della materia sportiva”. Praticò infine, ha confermato “il massimo impegno da parte del Coni regionale al servizio delle federazioni e delle società sportive, sulla scia della stessa linea di condotta che in questi anni ci ha visto sempre andare al di là di ogni forma di personalismo”.
Mimmo Praticò si riconferma presidente del Comitato regionale del CONI Calabria. Il massimo rappresentante dello sport della nostra regione ha battuto lo sfidante, Consolato Scopelliti, fratello di Giuseppe, presidente della Regione Calabria. Praticò ha ottenuto una netta affermazione con 33 voti contro i 24 del suo rivale pari al 58% dei suffragi (gli aventi diritto erano 57). A eleggerlo per il quarto mandato consecutivo è stata l'assemblea regionale che si è celebrata nella sede di Via dei Correttori, a Reggio Calabria.
Prima del voto, i due contendenti avevano succintamente illustrato le loro linee programmatiche per il prossimo quadriennio olimpico. Nella relazione di Praticò, ampio spazio è stato riservato alla Casa regionale dello Sport del rione reggino di Gallina, all'impiantistica sportiva e alle proposte per far fronte alle problematiche di carattere economico delle federazioni sportive.
«Sono felicissimo ed emozionato – ha affermato il presidente dopo l'esito dello scrutinio –. Dedico questo successo a tutti i presenti, ringrazio chi mi ha votato e anche chi non lo ha fatto. Continuerò a essere il presidente di tutti. Rivolgo un pensiero e una dedica anche alla mia famiglia che, in un momento così delicato, mi è stata accanto costantemente. Non è stata un'elezione semplice, visto che abbiamo dovuto affrontare una sorta di sfida tra Davide e Golia. E se a vincere è chi dispone di meno mezzi, allora vuol dire che si è dimostrata la capacità di parlare al cuore delle persone: in questo caso, dei dirigenti sportivi che si riconoscono nei valori etici e morali che noi da sempre propugniamo».
Di seguito i dati dei due candidati alla Presidenza del Comitato Regionale CONI Calabria.
Di seguito l'elenco dei candidati a Componenti Giunta Regionale del C.R. Coni Calabria
È stato presentato, nella sede del CONI Calabria, il bando per il corso di preparazione agli esami per Agente di calciatori. L'interessante percorso formativo è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente del Comitato regionale del CONI Calabria, Mimmo Praticò; il coordinatore didattico-scientifico della Scuola regionale dello Sport, Mimmo Albino; il vicepresidente del Comitato regionale della FIGC-Lega Nazionale Dilettanti, Franco Nisticò; e il presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, Alberto Panuccio, che ha deciso di patrocinare il corso, ai cui partecipanti saranno riconosciuti 24 crediti ai fini della formazione professionale continua (pari a un'annualità dei crediti richiesti dall'Ordine stesso).
Il corso è il frutto della forte sinergia tra la Scuola regionale dello Sport, presieduta da Mimmo Praticò, e la FIGC calabrese, nella persona del presidente Saverio Mirarchi. Dal lavoro coordinato e assai proficuo di queste due componenti si è giunti alla programmazione del corso, che si propone di "formare la specifica figura professionale di un soggetto abile e capace di favorire la stipula di un contratto di prestazione sportiva tra una società professionistica e un calciatore, nonché abile nella gestione di tutte le problematiche contrattuali e sportive connesse. Saranno, a tal fine, analizzati i rapporti tra la giustizia ordinaria e quella sportiva, le normative nazionali ed internazionali che regolamentano l'attività di agente, le discipline organizzative in ambito FIGC e FIFA sul trasferimento dei calciatori, senza tralasciare gli aspetti deontologici e assicurativi rilevanti per l'esercizio di questa professione".
La durata del corso, il cui costo è di 500 euro, sarà di 60 ore da distribuire nell'arco di dieci incontri. Saranno ammessi (come dettagliatamene spiegato nel bando) i primi 50 che avranno presentato la domanda di partecipazione e che siano in possesso dei requisiti previsti. Le lezioni, altamente qualificate, saranno tenute da docenti ed esperti della Scuola dello sport, avvocati, agenti dei calciatori, dirigenti del CONI e della FIGC.
«Sono estremamente soddisfatto per questo ennesimo tassello del mosaico assai imponente dell'attività svolta dal Comitato calabrese – ha spiegato il presidente Praticò –. Il corso sarà l'occasione per contribuire a formare i professionisti di un settore difficile, delicato e impegnativo. Molti ragazzi sognano di ricoprire il ruolo del cosiddetto "procuratore": grazie a queste attività didattiche, sarà fornita la preparazione necessaria per affrontare nel migliore dei modi la prova d'esame a Coverciano, che è estremamente severa e in cui non sono certo ammesse "spintarelle" di sorta. Troppo spesso, negli anni, a svolgere le mansioni di rappresentanti dei calciatori sono stati personaggi poco qualificati o privi di deontologia professionale. Il patrocinio del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, presieduto dall'avv. Alberto Panuccio – ha proseguito Mimmo Praticò – conferisce non solo grande qualificazione ma anche prestigio al corso di preparazione agli esami per Agente. La conoscenza delle basi dell'ordinamento giuridico e di quello sportivo contribuiranno a creare delle professionalità che saranno inappuntabili sul lavoro e dotate di quei valori e quei principi di ordine etico-morale che fanno parte del codice genetico dello sport. Vogliamo formare agenti di calciatori – ha concluso il Presidente del CONI regionale – ma soprattutto uomini liberi e leali, in grado di onorare il buon nome della Calabria e lo spirito più alto e nobile dell'attività agonistica. Il mondo dello sport sia unito, coeso e gestito da uomini di sport e non da soggetti ad esso estranei, che cercano di inserirsi in una realtà che non appartiene loro. Lo sport non può pensare di essere legato a fattori politici: chi è vicino al sole si scalda mentre chi è lontano soffre il freddo».
Da parte sua, il prof. Albino ha raccontato com'è nata l'idea del corso, «progettato venendo incontro alle richieste pervenute dal territorio calabrese. Grazie a questa iniziativa tutti quei giovani che erano costretti a tentare la sorte per raggiungere l'abilitazione, oggi possono sfruttare questo corso per arrivare agli esami con una preparazione tale da avere maggiori possibilità di successo».
Per il vicepresidente Nisticò, «possono nascere così delle prospettive professionali interessanti. La FIGC da sempre cerca di premiare i giovani offrendo loro diverse opportunità di lavoro. Proprio per questo – ha ricordato – negli ultimi giorni sono stati assunti circa 120 giovani sotto i trent'anni in tutta Italia, sette dei quali nella nostra regione, che dopo un opportuno corso di formazione, saranno indirizzati verso i comitati provinciali calabresi».
Secondo quanto spiegato dal presidente Panuccio, «il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati tiene molto a questa iniziativa, ed ha manifestato il suo interesse fin da subito, proponendosi come parte attiva nel progetto e riconoscendo a questo corso un elevato numero di crediti formativi. Gli avvocati reggini guardano con giusta attenzione al mondo dello sport. In questo caso, però, c'è anche un risvolto professionale particolarmente rilevante. Il rapporto di lavoro tra calciatore e società sportive presenta diverse caratteristiche peculiari sotto il profilo giuridico, che devono essere studiate e conosciute nel dettaglio per favorire la stipulazione di contratti. La figura dell'agente di calciatore – ha concluso Panuccio – ha acquisito negli anni una rilevanza sempre maggiore, fino a diventare un soggetto cardine nei rapporti tra calciatori e società. Rapporti che dovrebbero essere sempre più improntati al rispetto del principio della buona fede, imposto dal diritto comunitario».