Il presidente Mimmo Praticò: «Il suo contributo farà compiere un ulteriore salto di qualità a tutto lo sport calabrese che, da oggi, può avvalersi dell’esperienza di un professionista di primissimo livello»
Su proposta del presidente Mimmo Praticò, la giunta regionale del Coni Calabria ha deliberato all’unanimità la nomina di Gaetano Gebbia a coordinatore tecnico regionale.
Allenatore di pallacanestro che si è dedicato principalmente all’attività giovanile ed alla formazione degli allenatori, Gaetano Gebbia, ragusano di 56 anni, è anche docente della Scuola dello Sport e ha, per anni, collaborato con la FIP (Federazione Italiana Pallacanestro) contribuendo allo sviluppo dei programmi di formazione. Il tecnico ha inoltre lavorato per la Viola Reggio Calabria a partire dal 1983, in qualità di assistente della prima squadra al fianco dei vari Gianfranco Benvenuti, Santi Puglisi, Tonino Zorzi e Carlo Recalcati e come responsabile del settore giovanile. Della più importante realtà cestistica calabrese assumerà anche la guida tecnica dalla stagione 1996/1997 fino al 2001. Gebbia è stato coordinatore tecnico delle squadre nazionali giovanili italiane, ed anche tecnico della Nazionale Under16. Per tutta la durata della stagione 2012-2013 entra nel mondo del calcio come coordinatore del settore giovanile della Reggina.
Esprimendo vivo compiacimento per la nomina di Gebbia, il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, ha sottolineato che «l’arrivo di una figura come quella del tecnico ragusano costituisce un motivo di grande soddisfazione per tutto lo sport calabrese. Si tratta infatti – prosegue Praticò – di un professionista al top, di altissimo spessore umano e di grande esperienza,il cui contributo, ne sono certo, consentirà al Coni Calabria di compiere un ulteriore, decisivo, salto di qualità. Gebbia, che nel suo ricco curriculum vanta, fra le altre cose, le brillanti esperienze vissute all’interno delle massime espressioni sportive della città come la Viola Basket e la Reggina Calcio, è senza alcun dubbio la persona più indicata per il coordinamento di un settore molto importante. Da oggi il Coni Calabria può dunque avvalersi del prezioso supporto di una persona perbene che, non a caso, ha accettato questo incarico dopo un’attenta riflessione. Per lo sport calabrese – conclude il presidente del Coni regionale – si tratta di un nuovo importantissimo mattone posto a sostegno della delicata opera di edificazione di un Coni sempre più forte e credibile sul piano della valorizzazione delle competenze».
Riceviamo e pubblichiamo la nota del Circolo Velico Reggio
Il 15 Ottobre 1982 un gruppo di appassionati creava il Circolo Velico Reggio allo scopo di dare vita ad una iniziativa che operasse ai massimi livelli nello sport velico , e con la certezza di avere un orizzonte di ampio e lungo respiro.
Così infatti è stato.
Il Circolo Velico Reggio, dopo più di trenta anni, con la consapevolezza di aver rispettato le attese dei suoi soci Fondatori, si presenta alla città per proporre una riqualificazione urbanistica dell’impianto sportivo in cui dal 1984 svolge l’attività nautica subentrando al centenario stabilimento balneare “Musolino”.
Hanno già dato l’adesione numerose istituzioni, imprenditori, professionisti e autorità sportive per stabilire la giusta collaborazione per un rapido e soddisfacente iter per l’ integrazione dell’impianto nei prestigiosi luoghi dove sorge.
A questo appuntamento che si svolge nella sala della CONFINDUSTRIA Venerdì 20’ Dicembre alle ore 19, sono invitati tutti i cittadini che intendono dare un contributo di conoscenza e adesione ad una associazione sportiva che è un punto di riferimento di altissimo livello nel panorama della vela italiana e che ha conquistato per la sua indiscussa capacità di operare traguardi gloriosi.
Oggi si sente la necessità di avere un impianto degno della storia e dell’impegno di oltre trenta anni di attività e di rinsaldare i rapporti con la città per un futuro più prodigo di soddisfazioni e di successi.
Si svolgerà lunedì 9 dicembre alle ore 17 nel salone del Palazzo storico della Provincia di Reggio Calabria, la cerimonia di consegna delle onorificenze al merito sportivo.
Nel corso della manifestazione, organizzata dal delegato provinciale del Coni, Antonio Laganà, verranno insignite delle stelle d’oro, d’argento e di bronzo, quelle personalità e quelle società sportive del territorio reggino, che si sono distinte nel corso degli anni per la loro attività a sostegno del mondo dello sport.
All’iniziativa prenderà parte il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò.
Il presidente Mimmo Praticò: «Non condivido le linee dettate dal decreto Balduzzi. I controlli annuali sono uno strumento irrinunciabile per chiunque svolga attività sportiva. Occorre mantenere alta la guardia sul fronte della prevenzione se vogliamo scongiurare nuove tragedie sui campi di gioco»
«In questi ultimi anni - afferma il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò - con una frequenza preoccupante, abbiamo dovuto fare i conti con episodi drammatici avvenuti proprio sui campi di gioco. La salute dei nostri atleti e, più in generale, di quanti praticano attività sportiva è il tema più importante su cui tutti siamo chiamati a prestare la massima attenzione. La recente normativa introdotta in materia di certificazioni mediche dal decreto Balduzzi, tuttavia, non sembra recepire questo orientamento. I provvedimenti attuati, infatti, abolendo l’obbligatorietà dei controlli per attività ludico – motoria e amatoriale, hanno aperto una strada a mio avviso estremamente pericolosa. Una strada che indebolisce il già faticoso percorso avviato dal mondo dello sport in questi anni su un terreno delicatissimo come quello della prevenzione. L'iter che ha interessato il riordino della disciplina in materia di certificazioni mediche, non ha prodotto i risultati sperati generando, al contrario, una grande confusione. Si è passati infatti da un orientamento che sembrava puntare in modo più rigido, rispetto al passato, sul fronte della prevenzione a un deciso allentamento delle misure stesse. Ritengo che su questi argomenti si debba procedere con rigore e senza tentennamenti, poiché in gioco c'è la tutela del bene più prezioso, la vita. In questo contesto a livello territoriale – ricorda il presidente del Coni Calabria che di recente è intervenuto su questi temi in occasione di un convegno – stiamo portando avanti da anni, un ampio programma di azioni mirate che, puntando tutto su formazione e informazione, è riuscito a produrre dei risultati di grande rilievo. Una prova lampante in tal senso, è costituita dalla sinergia che il nostro Comitato ha stabilito con la Provincia di Reggio Calabria. Uno sforzo congiunto attraverso il quale è stato possibile avviare l’iter per fornire i preziosi defibrillatori alle strutture sportive reggine. Su questo sentiero crediamo si debba continuare a camminare. Ma per dare maggiore consistenza agli sforzi compiuti in ambito locale dalle istituzioni sportive – prosegue Praticò - è indispensabile avere il sostegno di un quadro normativo il più possibile chiaro e lineare. E’ necessario che tutti i soggetti coinvolti, medici sportivi, di base, federazioni, enti e associazioni, sappiano esattamente come muoversi senza perdere tempo in complicate valutazioni interpretative della legge. In tal senso va riconosciuto alla Federazione medico sportiva italiana il merito di condurre un’incessante azione di aggiornamento e informazione su una materia soggetta in questi ultimi mesi a continue modifiche. La visita medico sportiva è uno strumento troppo prezioso per poter essere trattato solo come mera procedura burocratica. Lo ribadiamo – conclude il presidente del Coni Calabria – occorre fare in modo che chiunque svolga attività sportiva, anche se non agonistica, sia soggetto al controllo periodico. La promozione dell’attività sportiva deve essere diffusa a quanti più soggetti è possibile, anche in ragione del costante allungarsi della vita media. Ciò però deve rappresentare solo un fattore di miglioramento del benessere psicofisico e, mai, un rischio per la salute».
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa della FIV Calabria:
L’atleta reggina classe 1999 del Circolo Velico Reggio si sta allenando con la nazionale giovanile under 16 per preparare le olimpiadi giovanili che si disputeranno a Nanchino ad agosto del 2014.
La supervisione e l’organizzazione tecnica spetta alla atleta olimpionica Alessandra Sensini,oggi direttore tecnico giovanile della Federazione Italiana Vela, il tecnico nazionale dei singoli che cura la preparazione della squadra è Francesco Caricato. I numerosi allenamenti a cui Rosalba Giordano partecipa si svolgono nelle acque dei Centri Federali Olimpici di Campione del Garda e di Loano.
Sicuramente grande impegno per un obiettivo ambizioso che la vedrà impegnata dal 4 all’8 dicembre ad Imperia nei campionati Europei della classe BYTE CII la classe sulla quale si disputeranno le olimpiadi giovanili. Poi dal 21 al 27 aprile 2014 si disputeranno gli Europei ed a maggio i mondiali a Riva del Garda e queste saranno le due regate dove la federazione italiana vela sceglierà l’atleta che andrà alle olimpiadi giovanili. Per ora il programma federale lo seguono in cinque tutti nati tra il 98 ed il 99 , l’atleta reggina è l’unica del sud Italia ( ci sono 2 atleti del Lago di Garda, una triestina e un ragazzo di Follonica che vive tra l’Italia e Madrid) e per potersi allenare al nord ha dovuto comprare una barca da tenere li in modo da poter viaggiare in aereo e perdere meno giorni di scuola possibili.
Il BYTE a differenza del LASER è una barca molto tecnica e un po’ nervosa nelle andature portanti, presuppone una buona preparazione fisica per la sua conduzione con vento sostenuto, ha una vela più grande del laser 4.7 che è la barca sulla quale solitamente regata Rosalba.
V.P.: Parliamo un po’ di come hai iniziato ad andare per mare. Cosa ti ha spinto ad avvicinarti al mondo della vela?
R.G.: Ho iniziato al Circolo Velico Reggio che avevo sette anni ,e mi sono subito appassionata a questo sport, perché mi permetteva di sentirmi libera di scegliere dove andare in grande autonomia con la mia barca: l’Optimist. Arrivare alla vela non è stato un caso nella mia famiglia si parla di vela come di calcio nella maggior parte delle famiglie italiane. E’ uno sport che ti insegna ad essere autonomo a possedere senso pratico e ti impone di prendere decisioni immediate, ma ti insegna anche a rispettare le dure regole della natura che comanda sugli esseri umani. Il mare , il vento, le onde le correnti marine e la mia barca nel meraviglioso silenzio del mare sono la mia palestra.
V.P.:
Quello di Reggio Calabria è un campo di regata splendido e molto impegnativo. Ci vuoi descrivere le tue sensazioni della tua prima regata nelle acque dello Stretto?
R.G.: La mia prima regata al mio circolo è stata davvero emozionante … continuavo a ripetermi che l’obiettivo non era vincere ma portare a termine il percorso, mi guardavo intorno e cercavo di decodificare tutti i messaggi che il mare mi inviava… ma non ci ho capito molto così cautamente mi sono messa dietro un mio compagno di squadra più esperto ed ho imitato tutto quello che faceva, non solo ho portato a termine il percorso ma sono arrivata seconda con grande sorpresa dei miei nonni e dei miei genitori. Sicuramente oggi regatare in casa mi piace moltissimo perché è il miglior campo di regata italiano dove i più forti equipaggi vengono ad allenarsi prima delle competizioni più difficili. Vasco Vascotto oggi skipper affermato si allenava tutta l’estate al nostro circolo, l’olimpionica Larissa Nieverov ha preparato al nostro circolo le olimpiadi di Pechino, e così tanti altri che oggi sono velisti professionisti.
V.P.: Escludendo Reggio Calabria, qual è il campo di regata che più ti è piaciuto per condizioni atmosferiche e paesaggio?
R.G.: A me piace moltissimo la Sardegna, in particolare Cagliari e poi la parte alta del lago di Garda (Riva, Torbole, Malcesine) posti dove c’è sempre vento sostenuto ed onda, insomma le condizioni meteo che preferisco.
V.P.:
Chi va per mare, è cosa nota, è un po’ scaramantico. Tu hai qualche portafortuna che porti sempre con te in mare?
R.G.: No io non credo alla fortuna nello sport , si può essere fortunati una volta ma due già sono troppe, mi piace pensare che il mio destino me lo creo da sola con il mio impegno e con tanto allenamento. Spesso questo è sacrificante ma poi i risultati ripagano qualunque sacrificio
V.P.:
Ci sveli il segreto per essere una brava velista?
R.G.: sono sicura che il più grande segreto è la passione, ma non solo per la vela , per ogni cosa. Sicuramente la vela necessità di una grande capacità di adattamento alle situazioni che di volta in volta si presentano, il mare anche lo stesso mare non è mai uguale al giorno prima e questo ti educa a osservare tutto ciò che ti circonda. Poi un’altra cosa importante è sicuramente avere rispetto e cura per la propria imbarcazione, le attrezzature se sono in ordine non ti tradiscono oltre ad essere un importante elemento di sicurezza.
V.P.:
I prossimi appuntamenti agonistici?
R.G.: Io mi sto allenando con le altre due ragazze ( una triestina ed una gardesana) italiane selezionate per il programma federale “Youth verso Nanchino 2014” ed ogni mese ci incontriamo nei centri federali per sottoporci ai clinic nazionali ed internazionali programmati per noi da Alessandra Sensini. Ed adesso dal 4 all’8 dicembre disputerò il mio primo campionato Europeo ad Imperia, mi hanno detto che troverò onda corta e vento di media densità … darò il massimo! In atto gli iscritti appartengono a tredici nazioni , tutte europee, oltre a due sudamericani, un brasiliano e una ragazza dominicana.
V.P.
E con la scuola come fai?
R.G. io frequento il liceo scientifico “Alessandro Volta” di Reggio Calabria, e devo dire che la fatica per rimanere in carreggiata è tanta, ma è anche vero che devo ringraziare i miei compagni di classe (della 2 C) che ad ogni allenamento o ad ogni regata mi prendono gli appunti e mi inviano i compiti via mail, in modo che quando rientro ho già tutto organizzato. La loro solidarietà mi è di grande aiuto. Barbara, la mia compagna di banco spesso si ferma con me per darmi ripetizione di matematica e di inglese. Stefano nei momenti di difficoltà mi fa sorridere con le sue battute. Chiara mi tiene aggiornata di quello che avviene a scuola in mia assenza. E poi devo dire che la mia scuola è molto sensibile agli impegni sportivi, la Dirigente e i professori penso siano i miei più grandi tifosi. Anche se desiderano di vedermi preparata non solo nello sport ma anche nella cultura, le due cose non sono separate. Questo per me è importante, in particolare l’inglese, molti allenatori internazionali come Robert Schidit e Goel, con cui mi alleno parlano solo inglese ed anche se io ho un compagno di squadra che mi aiuta ( lui parla 4 lingue è italo spagnolo) sento la necessità di migliorarmi e di essere autonoma.