Si concluderà questo pomeriggio a Crotone, nella splendida cornice del Museo Pitagora - Parco Pignera, il Corso di Formazione di 1° Livello per Dirigenti Sportivi.
Soddisfatti, ancora una volta, il Presidente del C.R. CONI Calabria Maurizio Condipodero, la Giunta Regionale, il Direttore Scientifico della SRdS Calabria Mimmo Albino e il Delegato Provinciale Daniele Paonessa; la soddisfazione risiede nei numeri, importanti e consistenti, che hanno permesso la formazione di oltre 500 aspiranti dirigenti sportivi in tutto il territorio Calabrese, pronti a dialogare con il Comitato.
Mission formativa portata avanti dalla Scuola Regionale dello Sport del C.R. CONI Calabria che mira ad uniformare il linguaggio sportivo, alimentando la cultura di chi ha voglia di crescere, con l’approfondimento puntuale dei temi legati all’area istituzionale - giuridica e fiscale e normativa.
Oggi sarà la volta del marketing, argomento centrale dell’incontro, con particolare approfondimento per quel che concerne la gestione delle risorse.
Pianificazione delle attività, norme di sicurezza sull’impiantistica sportiva, iscrizione al Registro CONI e al 5x1000 concluderanno il corso formativo che vedrà la consegna degli attestasti ai partecipanti che, con determinazione e voglia di crescere, hanno presenziato attivamente.
Giuseppe Guarna, atleta calabrese classe 2003, tesserato con la società Athlon di Soverato, conquista il Bronzo ai campionati europei cadetti di Taekwondo (Budapest 5 - 8 ottobre 2017).
Ottimo risultato frutto della determinazione e della costanza negli allenamenti di Giuseppe Guarna che gratifica in particolar modo i tecnici di Soverato Antonio Voci e Danilo Prunestì e il Presidente del Comitato F.I.TA Calabria Giancarlo Mascaro.
L’atleta, con la medaglia di Bronzo, contribuisce al piazzamento al terzo posto dell’Italia nella graduatoria generale e arricchisce ancora più il proprio palmares che contava già l’oro ai campionati italiani, il bronzo al torneo nazionale a squadre regionali (Olympic Dream Cup) e il bronzo all’Austria Open.
Un altro atleta calabrese che vive lo splendore e l’intensità di un podio nazionale e internazionale.
Assistiamo a una svolta epocale nel mondo dello sport, all’interno del mondo calcio, con la Norvegia che compie, eticamente, un passo in avanti nella direzione di uno sport più sano.
La nazionale maschile, per l’occasione dalla forte propensione morale, ha reputato opportuno decurtarsi lo stipendio in favore della nazionale femminile che lo raddoppierà. Un gesto meraviglioso che sintetizza un percorso in simbiosi tra etica e sport, una strada diversa, quasi fosse una scalata evolutiva che fortifica le basi dello sportività in favore di un progredire, frutto di battaglie per le pari opportunità.
Riduzione del collettivo di squadra e rinuncia a una parte degli introiti commerciali derivanti dalle sponsorizzazioni hanno un valore ben più alto di uno stipendio che si abbassa.
La Norvegia porta avanti con determinazione e convinzione la parità e conquista i tre punti sul campo dell’etica; partite ancora in corso per Danimarca e Stati Uniti con quest’ultimi particolarmente attivi con la voce della campionessa della nazionale Hope Solo che parla di un’uguaglianza possibile, etica, legittima e giusta da intraprendere.
Il capitolo italiano a tal proposito spero vivamente possa scriversi o mettersi in risalto; il calcio italiano, sicuramente tra i palcoscenici mediatici più importanti, potrebbe, infatti, intraprendere la via norvegese così come tutte le altre discipline sportive.
Chissà, a tal proposito, quanti esempi positivi in Italia, magari non a livello nazionale ci siano e quanti ancora aspettano la giusta risonanza mediatica per uscire allo scoperto e veder moralmente crescere la nostra nazione dalle piccole grandi cose, strutturali e fondanti per uno sport sano e vincente.
È di oggi la riflessione del Vice Segretario Coni Carlo Mornati che tuona come un campanello d’allarme per gli sportivi, per chi ruota professionalmente attorno allo sport e per tutti gli appassionati che vivono quotidianamente di professionismo e dilettantismo sportivo. Una riflessione di Mornati che affonda le radici nella crudezza dei numeri in un 2017 da dimenticare per i team azzurri.- Il rugby azzurro, nell’anno solare, perde otto incontri su otto; la nazionale di calcio di Mister Ventura incassa il 4-0 con la Spagna nelle qualificazione ai Mondiali in Russia, costringendoci ai playoff; il basket agli Europei si arrende alla Serbia ai quarti; la pallavolo raccoglie una doppia batosta agli Europei Maschili e Femminili rispettivamente contro Belgio e Olanda (0-3); anche la pallanuoto si ferma ai quarti nei Mondiali di Budapest con il Settebello e il Setterosa frenati rispettivamente da Croazia e Russia.
- Sicuramente un segnale da non sottovalutare, nonostante le recenti Olimpiadi (2016) egregiamente concluse dagli azzurri, che dovrebbe alimentare la cultura sportiva soprattutto a livello dirigenziale e istituzionale con una ferma decisione di permettere al Coni di creare occasioni sportivo-culturali all’interno della scuola.
- Qui il pensiero più difficile da portare avanti, qui il momento cruciale da concretizzare nell’apertura della Scuola al Coni, ancor più dei numerosi progetti già avviati e saldamente attivi, in una collaborazione che deve crescere, infittirsi e migliorare per far fronte alla globalizzazione del mondo che stimola la concorrenza dei Paesi emergenti.
- L’obiettivo del Coni, attraverso la lungimiranza del Presidente Giovanni Malagò, sarà quello di portare più sport possibili a Tokyo, nel 2020, quando andranno in scena le Olimpiadi, costruendo passo dopo passo nuovi pilastri, rinforzando quanto di buono realizzato fino ad oggi, intervenendo con attenzione chirurgica nei settori, tra le istituzioni e nelle menti degli sportivi solo ed esclusivamente per lo Sport, bene di tutti.
Un successo a Catanzaro la "Settimana Europea dello Sport".
Tutte le immagini sulla