Trapianto e sport
Durata: il 15/11/2019
Scadenza iscrizioni: 14/11/2019
Descrizione Corso
Lo sport e più in generale l’attività fisica hanno da tempo un riconosciuto ruolo fondamentale nella prevenzione dell’insorgenza di patologie cardiovascolari, metaboliche, neurologiche e neoplastiche.
L’attività fisico-sportiva si è dimostrata altresì efficace come vero e proprio farmaco nell’arsenale terapeutico nel curare le stesse malattie
Nel 2008, in particolare, è nato il progetto “Trapianto…e adesso Sport”, che vede la collaborazione di Centro Nazionale Trapianti, Istituto Superiore di Sanità, Università, Centri sportivi ed Associazioni pazienti che ha come obiettivo diffondere tra i trapiantati l’importanza dell’attività fisica dopo l’intervento e, al tempo stesso, raccogliere i dati relativi alle condizioni dei trapiantati per studiare e misurare gli effetti dell’attività sportiva in questa particolare popolazione.
I soggetti che sono stati sottoposti a trapianto di organo possono recuperare una buona qualità di vita: praticare un’attività fisica e sportiva aiuta il trapiantato a riappropriarsi della funzionalità del proprio corpo e della propria vita. Per molti trapiantati, infatti, l’attività sportiva rappresenta un percorso di recupero e benessere che spesso diventa lo strumento migliore anche per testimoniare l’efficacia del trapianto e per mitigare gli effetti della terapia immunosoppressiva a cui si devono sottoporre.
L’incontro vuole raccontare come questo sia possibile anche grazie alle azioni delle molteplici figure professionali che collaborano insieme: il trapiantologo che individua i soggetti ai quali può essere prescritto un programma di esercizio fisico; a seconda delle varie realtà ed esperienze il Medico di Medicina dello Sport e/o il Medico Fisiatra, che sottopone il soggetto ad un protocollo valutativo al fine di poter descrivere le caratteristiche organico-funzionali del paziente; il laureato in Scienze Motorie e/o il Fisioterapista che segue passo dopo passo il trapiantato e “somministra” in palestra la “dose” di esercizio fisico prescritta. Da ricordare il fondamentale ruolo di esempio di pazienti che hanno iniziato o ricominciato a praticare sport anche a buon livello, delle società ed organizzazioni sportive e delle associazioni stesse dei pazienti trapiantati.