Lo stretching nella preparazione fisica: tra evidenze scientifiche e indicazioni per la pratica
Durata: il 02/03/2018
Scadenza iscrizioni: 01/03/2018
Descrizione Corso
Sebbene il ruolo dello stretching sia stato notevolmente ridimensionato nel corso degli ultimi decenni (rispetto a quello che si riteneva essere il suo potenziale) è in ogni caso incontrovertibile che racchiuda una gamma di vantaggi per i quali è consigliato il suo inserimento all'interno dei comuni work-out o addirittura l'organizzazione di specifiche sessioni di lavoro o l'adozione di specifiche discipline sportive che sollecitano in tal senso le strutture muscolari, quando questo non è possibile sarà opportuno in ogni caso dedicare 10-15 minuti all'allungamento dei muscoli sollecitati. Il ruolo dello stretching all'interno di specifiche forme di lavoro come nel caso dell'allenamento calistenico, o dell'allenamento a corpo libero, ma anche di numerose discipline come quelle dell'atletica, non è semplicemente connesso all'importanza dell'allungamento come tipicamente riscontrabile in qualsivoglia work-out, ma è una caratteristica imprescindibile nella corretta esecuzione di esercizi e sequenze. In molti tipi di lavoro quindi l'allungamento muscolare non è di tipo accessorio, ma è una parte integrante e determinante al fine di massimizzare i risultati, gestire in maniera più economica un gesto (compresa la corsa) ed evitare squilibri posturali (come nel caso del bodybuilding). Occorrerà pertanto individuare le tecniche più opportune per raggiungere e preservare adeguati livelli di mobilità ed elasticità, i giusti esercizi e ovviamente dedicare il tempo opportuno a questo tipo di sollecitazione. Una scarsa mobilità determina un'inevitabile compromissione dell'intero allenamento e conseguentemente una minore efficacia.