Supercompensazione ottimale: utopia o possibile realtà?

Durata: il 06/03/2017

Scadenza iscrizioni: 04/03/2017

Descrizione Corso

Obiettivo dell’allenamento è quello di creare adattamenti. L’adattamento è una risposta di autoregolazione dell’organismo che si modifica funzionalmente e morfologicamente reagendo alle diverse richieste che arrivano dall’ambiente. Affinché si sviluppino adattamenti è necessario che ci siano stimoli. Nell’allenamento sportivo gli stimoli sono gli esercizi fisici.

Nel processo di allenamento la successione degli stimoli induce una variazione dell’omeostasi nei diversi compartimenti dell’organizzazione biologica. Quando si esegue un lavoro muscolare, si ha una fase chiamata catabolica alla quale segue, durante la fase di recupero, un processo di supercompensazione.

Il processo fisiologico della supercompensazione prevede, per poter ottenere un continuo e proficuo miglioramento di una qualità, che vi sia un momento ideale per proporre un nuovo stimolo, cioè un altro allenamento della stessa caratteristica, e che esso sia dell’intensità ideale. 

La chiave dell’allenamento efficace è quindi l’ottimizzazione della supercompensazione, ossia la somministrazione al momento ideale del carico ideale. Un atleta o un allenatore decidono un carico esterno, la "domanda", cioè cosa e quanto fare in un allenamento, ma è ancora un vero mistero poter determinare il corrispondente reale carico interno, cioè quanto quella domanda sia stata impegnativa per l’organismo di quel particolare soggetto in quel particolare momento. 

Il professore Marco De Angelis studiando da vari decenni questo problema ha elaborato un sistema che in maniera molto semplice e veloce rileva la condizione giornaliera del soggetto per avere la possibilità di modulare l’allenamento in base ad essa e sapere che tipo di carico è in grado di sopportare con il migliore beneficio e per ottimizzare al massimo il processo della supercompensazione.

 

Programma "Supercompensazione ottimale: utopia o possibile realtà"