Ex campo Coni, la proposta di Mimmo Praticò per uscire dallo stallo: “Riapertura dell’impianto per lo svolgimento di attività individuali”
“Riaprire l’ex campo Coni del rione Modena di Reggio Calabria, consentendo l’accesso libero per lo svolgimento di pratica sportiva individuale, ma senza autorizzare, se per il momento non è possibile farlo, la ripresa delle attività organizzate”. E’ la proposta del presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò, che nelle ultime settimane ha ulteriormente intensificato incontri e riunioni per venire a capo della questione dell’unico impianto di atletica leggera della città.
Secondo il massimo dirigente sportivo regionale, “sarebbe importante superare quella difficoltà, certamente solo di comunicazione, che in atto esiste tra gli uffici chiamati a occuparsi delle problematiche della pista. In questo senso, in attesa che si possa trovare la soluzione più idonea che porti alla piena fruizione dell’impianto, si potrebbe pensare a un’autorizzazione che consenta di aprire nell’immediato i cancelli dell’ex campo scuola. Senza lo svolgimento di attività organizzate, infatti – spiega Mimmo Praticò - si tratterebbe di un semplice luogo aperto al pubblico, dunque non necessariamente sottoposto a un regime autorizzatorio che potrebbe far perdere altro tempo prezioso. In questo modo, “sarebbe possibile fin da subito consegnare agli amanti dell’attività podistica e dell’atletica, agonisti e amatori, la possibilità di allenarsi al riparo dai rischi della strada”.
In questo contesto, la proposta del presidente del Coni Calabria è articolata e prevede anche “la possibilità, attraverso l’individuazione di un potenziale sponsor, di realizzare proprio nell’area dell’impianto di Modena un percorso vita”.
Secondo Praticò, “è fondamentale avviare a soluzione al più presto i problemi di questa struttura così come quelli, più generali, che si trascinano ormai da decenni, dell’impiantistica sportiva in città. Problemi che purtroppo continuano ad aggravarsi per la situazione di ordinaria emergenza che si vive nel nostro territorio. E’ di queste settimane, ad esempio – prosegue il Presidente – la drammatica questione dell’accoglienza dei migranti in città. Nel pieno rispetto dei doveri di solidarietà che la nostra comunità, e anche i singoli cittadini, devono a quanti sfuggono dalla fame, dalla povertà e dalle persecuzioni, riteniamo che si debba ragionare su una soluzione alternativa per la loro sistemazione logistica. Le palestre e gli impianti sportivi – conclude Mimmo Praticò - sono infatti inadeguati e, per quanto rispondano a un’esigenza di soddisfacimento immediato dei doveri di prima assistenza, potrebbero essere sostituite con caserme o altri immobili dismessi, o ancora con stabili sottoposti a sequestro”.