CONI Calabria: nutrita presenza al primo appuntamento del Corso di formazione per Istruttori di attività motoria per l’età adulta.
Un appuntamento formativo, quello del Corso di formazione per Istruttori di attività motoria per l’età adulta, tenutosi sabato 13 Gennaio 2018,
presso il Salone Oreste Granillo della Scuola Regionale dello Sport Calabria, che ha particolarmente colpito il contesto reggino, accorso numeroso.
Un corso destinato agli studenti e ai laureati di Scienze Motorie che nasce dall'esigenza di allontanarsi dalla mediaticità, dalla staticità di una società ormai legata a un clic, per riappropriarsi della concretezza di un’attività, quella motoria, fondamentale per la cultura del benessere senza distinzioni generazionali.
A dare il benvenuto ai partecipanti come sempre il Presidente del C.R. CONI Calabria Maurizio Condipodero il quale sottolinea l’importanza visibile tra i banchi di volersi migliorare, crescere e non omologarsi alla piattezza di un futuro senza sport. Apprendimento, conoscenza e crescita culturale rappresentano elementi chiave per il CONI, per chi li vive da protagonista e per l’intero contesto Calabrese che dovrebbe tutelare costantemente lo Sport.
Questa la chiave di lettura del Comitato e della Scuola Regionale dello Sport diretta dal Prof. Mimmo Albino il quale, nel discorso di apertura, mette in luce le difficoltà di un mondo che presta distrattamente attenzione all'attività motoria di qualsiasi genere, minando le fondamenta dello status fisico e mentale, determinanti per l’essere umano.
Linea di pensiero comune per il Segretario Regionale Walter Malacrino che concorda sull'idea del riappropriarci dello Sport con passione e determinazione, percorrendo le fasi di quel processo di formazione culturale portato avanti dal C.R. CONI Calabria.
Un appuntamento che scende nello specifico con il primo relatore del pomeriggio, il dott. G. Lorenzo il quale ha trattato il tema delle modificazioni osteo - articolari e la ridotta capacità fisica, in situazioni di lesione da attrito o traumatica.
Si è passati poi ad inquadrare l’essere umano negli aspetti organici, in termini di ipocinesia, con la dott.ssa T. Franco; un processo di invecchiamento, secondo la Franco, che affonda le radici sin dalla nascita, a causa del passar del tempo e del peggioramento delle strutture che andranno incontro all'indebolimento. Solo con una attenta preparazione si può contrastare il declino ai cui andremo in contro, riducendosi il numero delle cellule, la massa, disgregandosi le cartilagini e arrancando dal punto di vista vascolare.
Una strada quella dell’invecchiamento che non può sottovalutare le sindromi metaboliche e tutte le correlazioni alla questione dell’alimentazione, approfondita nel primo dei tre incontri dal dott. A. Costantino. Obesità ormai all'ordine del giorno con tutte le complicanze che comporta e la stretta interdipendenza alla sovralimentazione e alla non attività fisica.
La buona prassi dell’attività motoria, la programmazione d’intervento e il carico fisico sono stati gli elementi chiave, invece, dell’intervento del dott. G. Meliadò, il quale criticamente ha focalizzato la propria attenzione sull'attività diagnostica di terzo livello, evidenziandone i limiti e rapportandoli all'esperienza.
A concludere la giornata è stato l’intervento del dott. F. Truglio sulla riduzione dell’autonomia relazionale, frutto dell’involuzione della materia grigia, in termini prettamente cognitivi.
Un corso vissuto, partecipato e propositivo per l’attività futura di chi non ha voglia di rallentare ma correre nella direzione della formazione e dell’aggiornamento per alimentare la cultura sportiva del nostro contesto.
Prossimi incontri fissati: 20 e 27 Gennaio 2018 presso la Scuola Regionale dello Sport.