È terminata martedì scorso la storica manifestazione che ha visto il taekwondo al centro del mondo sportivo. A Roma, nella splendida cornice del Foro Italico, allestito ad hoc per l’occasione come un vero e proprio villaggio olimpico, si sono svolte contemporaneamente tre manifestazioni: Torneo internazionale Kim e Liù, riservato alle società con atleti nati dal 2005 al 2012, Olympic Dream Cup, ovvero il Campionato Italiano di combattimento riservato alle rappresentative regionali e per la prima volta il Grand Prix di Roma 2018, ovvero un torneo riservato alle squadre nazionali in cui si sono scontrati i migliori atleti al mondo, a caccia di punti importanti per poter poi accedere alle olimpiadi di Tokyo 2020.Ad intrattenere il numerosissimo pubblico presente, si è aggiunta anche la squadra dimostrativa coreana della World Taekwondo, che con 2 esibizioni ha letteralmente emozionato la platea, portando in scena un programma di 45 minuti in cui il messaggio principale è stato: la pace è più preziosa del trionfo.Una manifestazione perfettamente riuscita, che ha regalato alla nostra regione molte soddisfazioni. Tra i nazionali azzurri, sono stati, infatti, due gli atleti catanzaresi che hanno combattuto al “Pietrangeli” al Grand Prix: il veterano Antonio Flecca (G.S. Fiamme rosse) ed il giovane talento Simone Alessio (A.s.d. Vigilfuoco). Antonio, conferma di aver gran cuore e determinazione, ma esce tra gli applausi agli ottavi di finale dopo aver battuto al primo incontro il portoghese Nuno Costa.Simone vince il primo incontro contro il capitano della nazionale italiana Claudio Treviso, quindi supera l’atleta brasiliano agli ottavi di finale, ma deve cedere ai quarti contro il numero 1 del ranking mondiale, il coreano Lee. Per il diciottenne la conferma di aver raggiunto la maturità per competere tra i grandi della disciplina.All’Olympic Dream Cup, la squadra regionale di combattimento, reduce nella passata edizione del terzo posto nella classifica maschile junior, paga lo scotto del cambio generazionale; tuttavia i 23 ragazzi allenati dagli esperti commissari regionali Giordano Ciro e Laface Francesco, con la collaborazione dei tecnici Matacera Francesco e Mancina Zeno, confermano la buona qualità del vivaio calabrese, portando in regione 10 preziose medaglie di cui: una d’oro con la conferma di Scarfone Marialaura, due d’argento grazie alla promettente Chekkar Hajar e lo sfortunato Giordano Andrea che cede in finale per infortunio e sette di bronzo con Barbaro Michele, Scarcelli Giovanni, Fabiano Mariangela, Guarna Rossella, Avventuriera Gianmarco, Talarico Tatiana, Cutrupi Valeria.Al rientro da Roma, il dott. Giancarlo Mascaro, Presidente del Comitato Fita Calabria, ai quali vanno i giusti riconoscimenti del Presidente C.R. CONI Calabria Maurizio Condipodero, analizza quanto accaduto durante la manifestazione, complimentandosi con il presidente federale, dott. Angelo Cito e tutto lo staff per quanto mostrato: “siamo orgogliosi di far parte di questa federazione e consapevoli di essere stati presenti ad un grandissimo evento. Aver portato la squadra regionale per 4 giorni al Foro Italico ci ha costretto a molti sacrifici. Tuttavia, vedere i ragazzi tifare per i nazionali italiani, fare selfie con i campioni olimpici, allenarsi assieme sull’erba del foro italico, combattere, salire sul podio, poi rientrare stanchi e assonnati alle 2 di notte, ma col sorriso, ci ripaga di ogni sacrificio.Anche se il lavoro da fare è molto, faccio i complimenti alle società che hanno partecipato al Kim e Liù, ai commissari regionali per il lavoro fatto finora, ai consiglieri, ai genitori che ci sostengono, ma soprattutto agli atleti. Senza di loro la nostra disciplina non esisterebbe.